Dovrebbero arrivare a Milano gli atti richiesti dalla Procura all’autorità giudiziaria cinese tramite rogatoria nell’ambito dell’indagine con al centro dell’acquisto del Milan da parte di Yonghong Li, l’uomo d’affari cinese finito indagato per false comunicazioni sociali. Lo riferisce l’agenzia ANSA.
L’inchiesta milanese, coordinata dall’aggiunto Fabio De Pasquale e dal pm Paolo Storari, era nata in seguito a un rapporto depositato dalla Guardia di finanza che conteneva tre “segnalazioni di operazioni sospette”.
Da qui l’avvio degli accertamenti e l’ipotesi di falso in bilancio nei confronti dell’imprenditore cinese, che è sospettato di aver nascosto la sua reale situazione finanziaria ai tempi in cui era azionista del club e stava cercando di ricapitalizzarlo.
Dopo un primo contatto nei mesi scorsi tra la Procura milanese e l’autorità giudiziaria cinese e di Macao, con richieste di chiarimenti, le stesse autorità di recente hanno fatto sapere, da quanto si è appreso, che invieranno gli atti a Milano.
fonte: Calcio e Finanza