Dopo le visite mediche, la firma e le vacanze, ora è arrivato il momento delle presentazioni per Luka Modric. Il classe 1985 interverrà tra pochi istanti in conferenza stampa da Casa Milan davanti ai media presenti: l’appuntamento è per le 17.00.
Il centrocampista croato è arrivato a parametro zero dal Real Madrid e ha firmato un contratto fino al giugno 2026 con opzione per un ulteriore anno. Oggi è il suo giorno: segui con noi la diretta!
CONFERENZA STAMPA MODRIC LIVE
Ho avuto tre settimane di vacanze, ma mi sono riposato attivamente, allenandomi per arrivare nella migliore condizione possibile. Ho visto le prime due amichevoli contro Arsenal e Liverpool, ho visto cose positive sia di squadra che di giocatori. Non vedo l’ora di conoscere tutti quanti e allenarmi con loro. A qualsiasi età c’è sempre tempo per emozionarmi. Ultimamente ho avuto più occasioni, come al mio addio al Real Madrid”.
Il Milan: “Sono cresciuto guardando il calcio italiano, il Milan era la mia squadra preferita ed era molto seguito in Croazia. L’ho seguito anche perché c’era il mio idolo Zvonimir Boban. Qual è il mio obiettivo e quello del Milan in questa nuova avventura? Sì, ho parlato di non accontentarsi della mediocrità perché tutti ci ricordiamo di quanto il Milan abbia vinto in Europa. La Champions dev’essere un obiettivo standard, non bisogna accontentarsi. Il Milan merita di essere al più alto livello. Io sono uno a cui piace vincere, sono molto competitivo e questo è quello che voglio portare alla squadra”.
Esperienza e aspettative: “Ciò che posso dare al Milan è la mia esperienza, il fatto che lavorerò al massimo, facendo ciò che ho fatto nella mia carriera. Cercherò di aiutare sotto tutti i punti di vista. So che ci sono grandi aspettative su di me, non vedo l’ora di iniziare”.
La Serie A: “Seguo molto il campionato italiano perché ci sono molti connazionali che giocano qui. È un campionato competitivo e sta tornando ad alto livello, sta tornando a quando era uno dei migliori campionati. Dal punto di vista tattico, le squadre sono molto organizzate ed è questo che forse lo rende diverso dalla Liga”.
L’accoglienza: “Ho parlato con Zlatan quando sono venuto qui la prima volta. Ho parlato con Carlo Ancelotti. Avevo una grande impressione a prescindere: il Milan è una grande società con una grande tifoseria. Quando certi personaggi ti parlano del club in un certo modo, è normale che hai questa percezione del club. Anche l’accoglienza avuta qui e l’organizzazione: ne sono grato”.
Su Allegri: “La Champions del 2017 vinta contro Allegri? Probabilmente non è un bel ricordo per lui, ma cercherò di non parlarne troppo. Non voglio che si arrabbi con me (ride, ndr). Non vedo l’ora di incontrarlo, sono molto contento di essere allenato da lui, è uno dei migliori al mondo ed è un vincente. Non vedo l’ora di scoprire le sue aspettative e come mi vede in campo”.
Mondiale e futuro: “Il mio obiettivo è ovviamente disputare il Mondiale l’anno prossimo, ma innanzitutto bisogna qualificarsi. Non guardo troppo in là, cerco di vivere il presente e fare le cose per bene adesso, senza portarmi tra un anno. Per questo voglio iniziare al meglio quest’avventura, per far sì che io sia al livello che questa società richiede. Il futuro? È presto per dirlo, ci sarà tempo per parlarne”.
Scelta facile: “È stata una scelta molto facile quando il Milan si è presentato, quando Igli Tare mi ha chiamato e poi è venuto per me in Croazia, dimostrando quando questo club mi volesse e quando credesse in me. Quella è stata la svolta nella trattativa. Quando arriva qualcuno che ti vuole acquistare, ti aspetti che ti spieghino il progetto. Ho avuto bisogno di un po’ di tempo per parlare con la mia famiglia e con le persone attorno a me, ma dentro di me sapevo che questa sarebbe stata la scelta giusta. Il Milan è arrivato molto in fretta dopo la mia ultima partita con il Real. Spero di poter ripagare la fiducia in campo”.
Il ruolo nel Milan: “Ne abbiamo parlato un po’ con Allegri, ma credo che tutti sappiano dove mi senta più a mio agio in campo, ovvero in mezzo al campo dove posso dettare i tempi per far sì che la squadra possa girare bene. Devo parlarne con il mister per capire cosa voglia da me. Voglio aiutare la squadra, giocare bene e ottenere risultati. Sono a disposizione a giocare in qualsiasi posizione a centrocampo, la priorità resta la squadra, non l’individuo. Questa dev’essere la nostra mentalità: non deve esistere nessun giocatore sopra la squadra”.
Scudetto come Ibra: “Ibra è tornato a 40 anni e ha vinto lo scudetto? Spero che possa succedere anche con me”.
Ancelotti: “Cosa mi ha detto Carlo Ancelotti del Milan? Ne abbiamo parlato in generale, del club, della gente, di San Siro, delle grandi aspettative come al Real Madrid. Non è stata la discussione con lui la svolta per firmare, io sapevo già di volerlo fare”.
Sensazioni positive: “Che sentimento provo oggi pensando al Milan? Ho sensazioni positive. La scorsa stagione non è andata bene, la squadra ha chiuso all’ottavo posto, ma fa parte del passato. Ciò che ho visto, se il Milan gioca come ha giocato contro noi al Bernabeu, si vede che il livello è molto alto. Non so perché non sia stato mantenuto quel livello”.
Cos’altro può dare a questo Milan: “La mia umiltà, la mia etica del lavoro, la mia semplicità. Non mi vedo come qualcuno di speciale, sono un ragazzo normale a cui piace giocare a calcio e ho la fortuna di giocare per una grande società come il Milan. Sono grato e molto carico. Spero che possa andare secondo le mie aspettative”.


