Vent’anni. Vent’anni in cui è successo di tutto, periodo in cui il Milan ha vinto due Champions nella prima parte, è sprofondato ed è rinato nella seconda. Tra nuove società, presidenti, dirigenze, calciatori, sanzioni della Uefa, sconfitte pesanti e umilianti in campionato, addii di calciatori importanti. In venti anni è successo di tutto, ma il destino ha deciso che, per rendere epica la risalita ed il ritorno ad alti livelli, con uno scudetto vinto in rimonta la scorsa stagione, la prova più difficile è ancora una volta contro i rivali di sempre: l’Inter. L’Euroderby è qualcosa di complessa interpretazione, fatto di emozioni contrastanti e tensione alle stelle. In pochi, sponda Milan, hanno il coraggio di sbilanciarsi, mentre i nerazzurri sventolano orgogliosi la bandiera dei favoriti. Milan-Inter di questa sera, riporterà in qualche modo alla storia, al passato, e alla gloria dei due club. L’impressione è che, comunque vada, i calciatori delle due squadre, dovranno dimostrare di valere la storia.
Tutti sanno che esiste un Milan con e senza Rafael Leao, la stella dei rossoneri, che illumina le ripartenze e le giocate del diavolo, e che, notizia dell’ultima ora, ha deciso di prolungare il suo contratto con il club di Via Aldo Rossi. Sabato scorso, nella vittoria casalinga contro la Lazio, il portoghese ha dato forfait dopo 10 minuti. Eppure, nonostante questo, la squadra di Pioli ha conquistato i 3 punti con discreta semplicità, costringendo a non creare occasioni da rete, confermato dalle zero conclusioni in porta. L’ingresso di Saelemaekers al posto di Leao, ha permesso ai rossoneri di creare una catena di sinistra tatticamente perfetta, insieme a Theo Hernandez, con compiti difensivi e tattici eseguiti perfettamente. Ecco perché vi è una leggera positività in vista di questa sera, dove l’assenza del portoghese dal primo minuto sembra scontata.
Senza Leao, cambierà anche l’assetto dei nerazzurri? Le ultime parlano di una difesa a tre, con Darmian, Acerbi e Bastoni, quindi, almeno dietro sarà la solita squadra di Inzaghi. Ma è nei quinti che ci sarà la differenza. Infatti, senza il portoghese del Milan, il tecnico dell’Inter potrà permettersi di schierare Dumfries, provando dunque a pungere alle spalle di Saelemakers e Theo. Per quanto riguarda il resto degli interpreti, la squadra di Simone Inzaghi sarà la stessa, con Calhanoglu e Barella, insieme a Mkhitaryan. In avanti, saranno Dzeko e Lautaro ad illuminare nella manovra offensiva. Cosa cambia con il bosniaco dal primo minuto rispetto a Lukaku? Dzeko, ha la facoltà di svariare in più zone del campo, visto la sua capacità di impostare la manovra, di giostrare palloni, e di mandare in porta i compagni, oltre ad essere un ottimo goleador. Quando invece subentrerà Lukaku, la differenza sarà netta: il belga infatti ama la profondità, e quando non è possibile chiede il pallone addosso, per giocare insieme ai centrocampisti o alla seconda punta, con sponde. Il belga resta una spina nel fianco per gli avversari, nonostante una stagione sottotono.
Come si attacca la difesa dell’Inter? Sappiamo che solitamente i nerazzurri, vista anche l’assenza di Skriniar, non amano pressare alto gli attaccanti avversari, mentre svolgono un pressing feroce con i centrocampisti e attaccanti. La difesa, infatti, rimane in una posizione medio/bassa, in attesa dell’errore nella costruzione degli avversari, per poi sferrare il contropiede servendo i velocisti sulle fasce e in avanti. La gara di questa sera, però, vista la grande tensione, potrebbe risultare molto tattica e chiusa, perché la pressione gioca brutti scherzi, per entrambe le compagini.
Milan e Inter saranno protagoniste di uno spettacolo che fino ad ora si è visto solo in due occasioni nella coppa dei campioni. È tutto pronto per due partite emozionanti e speciali, tutte da vivere.