Lorenzo Colombo, attaccante del Milan in prestito con diritto di riscatto al Lecce (con controriscatto a favore dei rossoneri), sta crescendo notevolmente con la squadra giallorossa. Il classe 2002 ha rilasciato queste parole a La Gazzetta dello Sport:
“Il Milan è stato sempre casa mia, ho fatto tutta la trafila fino alla prima squadra. Il Milan mi ha cresciuto come giocatore e come persona, e lo sento ancora parte di me”.
Il centravanti, ripensando a quel gol contro il Bodo/Glimt, ha dichiarato:
“Me lo ricordo bene, era il mio esordio da titolare al Milan. Eravamo in periodo di Covid e Ibrahimovic risultò positivo la mattina stessa della partita. Stavamo provando le palle inattive a Milanello, arriva la notizia di Ibra, Pioli viene da me e mi dice ‘guarda che tocca a te stasera’. Per fortuna ho risposto bene”.
Alla domanda inerente agli obiettivi stagionali, ha risposto con:
“Arrivare almeno in semifinale all’Europeo Under 21, perché partecipare non basta. Salvarci con il Lecce, perché penso che ne abbiamo la possibilità. A livello personale, vorrei dimostrare a me stesso di poter stare in Serie A”.
Riguardo al suo idolo Batistuta, il giovane attaccante ha risposto con queste parole:
“Nei Pulcini avevo i capelli lunghi e il mio allenatore di allora mi paragonò a Batistuta esteticamente, e un po’ anche per il tiro, che è un po’ la mia caratteristica principale. Io ero piccolo, Batistuta l’avevo sentito ma non sapevo esattamente chi fosse. Così sono andato a vedere i suoi filmati, a studiarmelo”
In conclusione, ha aggiunto questo pensiero riguardo ai centravanti di oggi:
“A me piace guardarli tutti, mi piace rubare le principali caratteristiche per poi provare a replicarle. Un attaccante deve essere completo, non mi piacciono gli attaccanti solo fisici o solo tecnici. Devi avere tutto: attaccare la profondità e venire incontro, saper concludere, soprattutto deve saper fare gol. È quello che fa la differenza tra un attaccante forte uno un po’ limitato… Il più forte? Benzema: è il più completo”.
