Fare arrabbiare Stefano Pioli è difficile, portarlo a parlare della prestazione arbitrale nei post-partita lo è ancora di più. È un evento che al Milan si era visto in rarissimi casi, ma è evidente che la conduzione della gara di Cuneyt Cakir non abbia convinto il tecnico rossonero e non solo lui.
È giusto fare una sottolineatura innanzitutto: come sbagliano i giocatori, come sbagliano gli allenatori, come sbagliano i dirigenti, anche gli arbitri sono possono avere la serata no. Discutibile il tempismo del secondo giallo a Kessie, anche se in termini di regolamento la sanzione è giustificabile. Inaccettabile la decisione sul calcio di rigore: Lemar colpisce con il braccio prima di Kalulu. In generale, l’esperienza dell’Atletico Madrid anche nella gestione del match a livello nervoso è stata pressoché perfetta e questo può far riflettere.
Operazione Palazzo
Il peso specifico dei Colchoneros al Palazzo è al momento ben più elevato di quello di un Milan che negli ultimi anni – senza gridare al complotto, ma pensando che sia solamente un caso – è stato penalizzato più volte a livello europeo. Dal tuffo di Welbeck, passando per il rigore inesistente ad Atene contro l’Olympiacos, fino al gol annullato a Kessie a Manchester. Tutti episodi eclatanti andati a sfavore dei rossoneri negli ultimi 4 anni.
Per tornare ad essere “rispettati” per la storia che questo club ha, serve tornare grandi. Farlo segnerà la crescita d’esperienza di tutti i giocatori, lo stesso Kessie capirà di non poter affondare l’intervento in un momento come quello di ieri sera. Ci vuole tempo, ci vuole pazienza e il percorso è fatto anche di questi piccoli dettagli, talvolta ingestibili in prima persona. Non si tratta di una polemica, semplicemente di un riconoscimento: al Palazzo si accorgeranno nuovamente dell’AC Milan, è solo una questione di tempo.