È vigilia di Champions League per il Milan, alla prima casalinga di questa stagione che sta muovendo i primi veloci e frenetici passi. L’avversario sulla carta è il più abbordabile, la Dinamo Zagabria è infatti il club pescato dalle quarta fascia.
I croati hanno raggiunto la fase a gironi attraverso i preliminari, dove hanno affrontato Skhupi (Macedonia del
Nord), Ludogorets e Bodo/Glimt. Hanno già giocato anche nove giornate di campionato, vinto la Supercoppa di Croazia e sopratutto battuto il Chelsea all’esordio la scorsa settimana.
Blues che hanno intanto cambiato allenatore e riposato questo weekend, per via della dipartita della Regina Elisabetta II e conseguente lutto nazionale. Un’incognita ulteriore, in un raggruppamento che sarà più equilibrato di quanto forse ci si potesse attendere.
La classifica è liquida, come spesso accade in Champions e nonostante domenica a San Siro arriverà il Napoli, in questo momento il match più importante è domani con la Dinamo. D’altra parte il girone si chiude in 6 turni, mentre la Serie A banalmente in 38.
Ad aggiungere un pizzico di pressione in più, ad inizio stagione la società si è sbilanciata sull’obiettivo dichiarato sull’approdo agli ottavi della massima competizione europea. Chiaro che sia una chiave economica e di prestigio, e rappresenta a tutti gli effetti una necessità.
Di fatto sarà dunque una settimana con due sfide fondamentali, con le prima a livello cronologico più pesante strategicamente dell’altra. È un calcio sempre più pressante quello moderno, e il Diavolo vuole tornare protagonista sui due fronti, da qui appunto L’aspettativa per domani, oltre gli infortuni e oltre la stanchezza. A Milanello i target son ben noti.