Futura plusvalenza? Chi lo sa, è ancora presto per dirlo. Certo è che se il buongiorno si vede dal mattino, Pierre Kalulu ha un futuro abbastanza brillante dinanzi. Il giovane difensore francese, reduce da 5 partite consecutive in campo, ha impressionato la critica, soprattutto per la personalità mostrata in campo. Si tratta pur sempre di un classe 2000, alla sua prima esperienza in prima squadra. Al Lione, infatti, il suo club precedente, mai aveva esordito tra i grandi, nonostante la grande considerazione che avevano di lui.
Ora l’esperienza al Milan, un inizio di stagione in panchina. Durante le amichevoli pre-campionato aveva mandato bei segnali. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è stato impiegato nel suo ruolo naturale, quello di terzino destro. Sin qui, invece, Pioli ha avuto bisogno di lui al centro della difesa, a causa degli infortuni di Kjaer e Gabbia.
La qualità delle prestazioni di Kalulu
È vero, se si analizzano i numeri, nelle 5 presenze del transalpini i gol subiti dal Milan sono stati 7, più di uno a partita. Per giudicare le sue prestazioni, però, bisogna andare al di là dei gol. 4 sono le caratteristiche che hanno impressionato nelle sue prime uscite. In primis l’eleganza. Tutte le sue movenze appaiono, all’occhio degli osservatori, veramente aggraziate. Se a ciò abbina anche tanta personalità, la seconda qualità da sottolineare, il mix ruba l’occhio. Non ha problemi a rischiare la giocata, anche sotto pressione e difficilmente sbaglia. Lo fece già notare nella prima gara in Serie A, contro il Parma, quando provò e gli riuscì una giocata su Inglese in disimpegno. Una giocata che, va detto, ha provato anche con Ciro Immobile, ma che non ha avuto la stessa fortuna.
Il 20enne è dotato anche di un ottimo tempismo, cerca spesso l’anticipo e, quando lo fa, gli riesce. Tempismo che ha anche negli interventi difensivi più complicati, rivedere il primo tempo contro la Lazio e la gara contro il Sassuolo per credere. Ultima, ma non meno importante, è la buona qualità in impostazione. Contro i capitolini ha verticalizzato più di una volta, creando anche potenziali occasioni da rete, come nel filtrante in profondità per Leao. Da quella parte c’è solitamente Kjaer, che ha abituato i rossoneri ad un piede candido e preciso, per Ibrahimovic, ma anche per altri compagni. Ora, Kalulu non è Kjaer, tuttavia la proprietà tecnica del francese è buona ed è destinata a migliorare sempre di più. Così come dovrà migliorare in marcatura, visti problemi avuti, soprattutto contro il Genoa.
Calciomercato: serve un altro centrale?
La risposta è sì, per forza di cose. Quella di Kalulu non è tanto un’illusione, d’altronde il campo parla. Ma, se si vuole fare un salto di qualità c’è la necessità di un altro difensore. Kjaer, Romagnoli e Gabbia non bastano per 3 competizioni, anche se si dovesse aggiungere l’ex Lione. Musacchio e Duarte sono fuori dal progetto rossonero e presto potrebbero lasciare il club. La società vede proprio il difensore centrale come una priorità sul mercato, un motivo ci sarà. È interessante il profilo di Simakan, visto anche il costo non elevato. Quel tesoretto di 15 milioni inutilizzato in estate potrebbe essere investito a gennaio. Le prestazioni della squadra stanno facendo sognare i tifosi, ma anche l’ambiente Milan. Per questo rinforzare, coscienziosamente, la banda di Pioli dev’essere l’obiettivo del mercato invernale. Kalulu potrà essere una buona risorsa, ma non basta.
