Mancano esattamente due giorni all’inizio del calciomercato estivo, che farà partire tutte le trattative dei club pronti a rinforzarsi in vista della prossima stagione. Non soltanto, perché tra due giorni sarà anche trascorso un mese esatto dalla nascita del nuovo Milan di Gerry Cardinale, che si è presentato all’intero mondo Milan dichiarando quanto fosse stato colpito dal calore da parte del popolo rossonero.

Un calore che il nuovo numero uno del Milan ha vissuto in primissima persona ed insieme ai suoi nuovi tifosi, ai piedi del duomo della città, quando la squadra di Stefano Pioli ha trionfato nel caldo pomeriggio di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Eppure, da quel giorno, e soprattutto dalla presentazione, tutto questo si è pian piano tramutato in un grande silenzio, che ha suscitato diverse emozioni non positive nei confronti del popolo milanista.

È il momento di fare sul serio

Sembrano trascorsi pochissimi giorni da quando il nuovo patron del club rossonero, fondatore di RedBird, si è presentato ufficialmente a Casa Milan come nuovo proprietario del diavolo, ma in realtà è già passato un mese, che ha fatto discutere sotto diversi aspetti delicati, legati alla possibile crescita del club e della squadra.

Il primissimo step riguarda il rinnovo di Paolo Maldini e Frederic Massara, soprattutto da quando lo stesso direttore dell’area tecnica ha rilasciato quelle pesanti dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Un senso di ansia che era stata del tutto stemperata a seguito delle prime immagini, sorridenti, di Cardinale e Maldini il giorno della presentazione. Nel frattempo, però, la firma non è ancora arrivata. Discorso che gioco forza, assieme ai mancati rinnovi, sancisce la frustrazione da parte dei tifosi nel veder sfumare quei colpi che sembravano chiusi da almeno quattro mesi a questa parte: Botman e Renato Sanches su tutti.

L’immediata presentazione di Gerry Cardinale a tutto il mondo Milan, dirigenza, dipendenti, giornalisti e tifosi ha avuto certamente la sua importanza, ma adesso – ad un giorno dalla scadenza dei contratti e a due dall’inizio del calciomercato – bisogna ripartire, senza dimenticare chi si presenterà al prossimo campionato con lo scudetto cucito sul petto.