“Alla squadra più giovane d’Italia e d’Europa si chiede una prova di maturità: è il paradosso della domenica rossonera” esordisce così la Gazzetta dello Sport nelle pagine riguardanti il Milan. Paradosso fino ad un certo punto, l’ha ribadito più volte Pioli che questa squadra è già abbastanza matura. A San Siro arriva il Verona di Juric, seconda squadra più giovane della Serie A (media di 25,6 anni).
I rossoneri si affidano a Gigio Donnarumma, 213 presenze con la maglia del Milan da titolare all’età di 21 anni. Con lui in porta, 103 vittorie (48%), 59 pareggi (27%) e 51 sconfitte (23%). È stato capitano solo 6 volte, ma lo è stato molte altre senza la fascia, soprattutto in un San Siro vuoto, dove la sua voce riecheggia. La questione rinnovo è ancora aperta, ma il club è sereno, sa della volontà di Gigio e per questo sta portando avanti le trattative con questa tranquillità. Nelle ultime gare non è apparso brillantissimo, per questo ha bisogno di riscattarsi.
Davanti a lui, il vero capitano con la numero 13, Alessio Romagnoli. È secondo per anzianità di servizio (provate ad indovinare il primo), con 197 presenze, 194 da titolare, 8 gol e 17.294 minuti in campo. 70 sono le presenze con la fascia di capitano al braccio. Ha vissuto qualche mese di stop per via dell’infortunio muscolare al polpaccio destro, ma è rientrato nel derby e da lì non si è più fermato. Nelle ultime gare ha commesso qualche errore di troppo, ma va anche spezzata una lancia a suo favore. Egli, infatti, non ha svolto la preparazione estiva con i compagni. Non ha fatto alcun passo indietro e nelle interviste in cui è stato coinvolto ha fatto capire che vuole riscattarsi. Così anche Donnarumma, entrambi insieme a Calabria e Tonali convocati in Nazionale. La coppia di capitani è pronta, vuole far ripartire subito il suo Milan.