L’edizione odierna del Corriere dello Sport dedica uno spazio alle soluzioni che la FIGC e la Commissione Medico Scientifica Federale stanno considerando. La fatidica seconda ondata di contagi da Coronavirus è in atto in questo momento in Italia ed il sistema calcistico nazionale non ha intenzione di fermarsi.
Dalla ripresa dello scorso giugno è stato pensato un protocollo medico-sanitario adatto al ritorno sul campo delle squadre. Ora l’obiettivo è quello di implementarlo e non di cambiarlo. FIGC e Commissione Medico Scientifica Federale attendono l’ok del Cts alle nuove misure. Nelle misure proposte ci sono i test molecolari rapidi (esito in 15′-20′), che già sono previsti nel protocollo attuale. Saranno effettuati il giorno prima della gara, dopo che 48 ore prima è stato svolto il classico tampone.
Per quel che riguarda le “bolle“, l’indicazione è quella del rispetto di questa norma. Ciononostante alcune società hanno già ricevuto in passato l’ok dell’Ats (o Asl) per gli spostamenti casa-campo di allenamento per i componenti del gruppo squadra. Questa situazione non è andata giù al ministro dello Sport Spadafora.