Il Milan è tornato, finalmente, a mostrare personalità. La dirigenza rossonera, con la decisione di non soccombere alla richiesta monstre di Raiola e Donnarumma, hanno fatto comprendere quanto la strada per il ritorno ai vertici del calcio sia a buon punto.
“Nessun giocatore è più grande del club”, diceva Alessandro Nesta, qualche mese fa, ripercorrendo la sua carriera con il Diavolo, ed oggi il Milan torna a mostrare gli artigli.
Sono ancora tante, però, le situazioni in ballo, tra cui quella di Hakan Calhanoglu. Situazione identica a quella di Gigio Donnarumma, con una piccola differenza: il trequartista turco ha ricevuto una offerta ufficiale dal Al Duhail, triennale a 8 milioni a stagione, più un bonus di 8 milioni al momento della firma. Cifra spropositata, alla quale il Milan non puo’ certamente competere. Il numero 10, si trova davanti ad un bivio: andare in Qatar per percepire un salario immane, oppure rimanere in Europa, cercando di raggiungere i propri obiettivi personali.
Il Milan, dal canto suo, ha proposto un rinnovo fino al 2025, con un ingaggio di circa 4 milioni di euro. La richiesta del giocatore, è invece di 5/6 milioni di euro. Ad oggi, la differenza rimane netta, ma la volontà della società, è di provare a convincere il turco. La situazione del classe ‘94, è ancora aperta ad ampi scenari: restano molti i club interessati a lui, tra i quali la Juventus, che non ha ancora presentato una offerta ufficiale, ma sarebbe una destinazione gradita da Calhanoglu.
Accogliere le richieste dell’entourage o tuffarsi sul mercato?
Il Milan ha appena speso 15 milioni per il portiere, Mike Maignan, e tra le priorità ci sono i riscatti di Tonali e Tomori, e il vice-Ibra. Quindi perché investire ulteriore denaro per un trequartista? Le eventuali opzioni sarebbero Ilicic, (che l’Atalanta lascerebbe andar via per circa 7/8 milioni) mentre il sogno resta De Paul.
La sensazione è che la dirigenza possa fare uno sforzo per rinnovare il turco, che in campionato ha totalizzato 10 assist e 4 gol.
Anche perché, in questa ultima stagione, hanno occupato i primi tre posti in classifica, le squadre che hanno sostituito meno interpreti, dimostrando un assetto solido e collaudato. Per Calhanoglu e il Milan, il tempo stringe: è arrivato il momento della decisione finale. La percezione è che i rossoneri siano tornati a mostrare gli artigli, come qualche anno fa. Chi non è emozionato all’idea di giocare per questa gloriosa maglia, sarà messo da parte, senza dover convincere i calciatori a restare con cifre spropositate, evitando ulteriori telenovele, come accaduto per Gigio.