In un momento di ritrovata spensieratezza della squadra, tengono banco delle prestazioni in singolo da rivedere. Soprattutto dopo Milan-Roma, partita che ha visto un buon collettivo, si possono notare dei piccoli cali di rendimento da parte di due uomini che devono essere dei pilastri per Stefano Pioli e per tutto il resto del gruppo. Gli elementi chiave portano il nome di Davide Calabria, il capitano, e Rafael Leao, faro tecnico e giocatore più pagato dalla società dopo il maxi-rinnovo dell’anno scorso.
No, non si critica nessuno e non si vuole mettere alla gogna dei social chi ci mette la faccia. È evidente però la partita negativa dei due contro i giallorossi, condizionata anche da episodi che estrapolati dai restanti 90 minuti fanno da grossa macchia. Come Calabria, appunto: una gara giocata sui buoni binari del difensivismo largo, sua caratteristica principale, ma rovinato dal fallo in netto ritardo su Lorenzo Pellegrini che poteva far scattare la rimonta con un calcio di rigore. Il numero 2 non è nuovo agli errori di concentrazione. Da lui ci si aspettano partite più da PSG, quando ha fermato Mbappé con una certa verve, piuttosto di vedere gare da Borussia Dortmund, quando Bynoe-Gittens ha aperto i buchi con dribbling in velocità.
Stesso discorso si deve fare per Rafa. C’è da dire che in una settimana ha trovato due gol (Cagliari ed Atalanta, sempre in Coppa Italia) ma quel dato, che tanto sta girando nei media dei mancati tiri in porta in campionato da fine ottobre, pesa parecchio per chi ha voluto prendersi il numero 10 sulle spalle. Anche contro la squadra del fu allenatore Mourinho si è spento ed ha fatto irritare San Siro in diverse occasioni sprecate, ma grazie alla convinzione del resto del reparto offensivo i tre punti sono arrivati, togliendo possibilmente qualche critica comunque piovuta addosso al portoghese. Poi da qui a sentire che Leao non sa giocare a calcio, come qualcuno cita in televisione, ce ne vuole.
Davide e Rafael non smetteranno di essere indispensabili per questo Milan. La loro affidabilità non passa certo da qualche partita discontinua, ma è un peccato vedere dei membri così fondamentali della squadra essere criticati dagli stessi tifosi. Sarà una stagione ancora lunga, e di rinnovamenti verso la prossima stagione ce ne saranno, tecnici e probabilmente anche tattici. I due devono lavorare per guadagnare la fiducia di chi c’è e di chi ci sarà.