I giudizi e le opinioni sul calcio e sui calciatori sono sempre stati parecchio cangianti. In epoca social chiaramente è tutto ancora più esacerbato. Basta una partita per esser additati come scarsi e un’altra per esser fenomeni.
Questa dinamica è ben nota a Davide Calabria, la cui parabola delle ultime settimane è stata un autentico rollercoaster. Dalla discussione scaturita da una sua dichiarazione nel post partita della gara persa 3-0 al Parco dei Principi addirittura con Pioli, alla prestazione solida – ancora una volta – contro Kvaratskhelia del Maradona, fino alla rivincita contro Mbappe di San Siro di questo martedì. Arrivando infine alla convocazione di Spalletti arrivata proprio in queste ore.
Un riconoscimento che descrive con puntualità il momento di Davide. È vero che in questi mesi alcune prestazioni non sono state all’altezza del suo ruolo e dei suoi gradi, ma è altrettanto vero che in questo periodo si è dimostrato tra i migliori terzini destri italiani e della serie A in generale.
Il capitano rossonero ha analizzato questa rapida metamorfosi ragionando su aspetti che coinvolgono il modo di star in campo della squadra, condividendo i meriti coi compagni, e ponendo l’accento personale solo su questioni che riguardano l’essere concentrati e aver un perfetto focus sulle singole situazioni.
Di sicuro per il Milan è fondamentale che il suo rendimento sia del livello ammirato nelle ultime gare citate. Vestendo la fascia il suo comportamento in campo e fuori può condizionare anche quello dei compagni.
La scelta del CT in generale ha premiato lo stato di forma attuale. Non è uno stile propriamente italiano che più spesso ha visto blocchi mantenuti per crediti maturati in passato. Per la Nazionale la speranza è che questa modalità possa creare discontinuità in positivo. Entrambe le gare saranno decisive. Nonostante la concorrenza importante, possibile che che almeno in una delle due possa aver minuti anche Calabria. Un motivo in più tifare Azzurri.