Vittorie che pesano quelle di Juventus e Napoli, rispettivamente contro Inter e Fiorentina. I 3 punti delle due squadre mettono con le spalle al muro il Milan, o quasi. Il club rossonero ha ancora il destino nelle proprie mani, poiché con una vittoria questa sera contro il Cagliari sarebbe matematicamente qualificato alla prossima edizione di Champions League.
Se vittoria non fosse? In caso di pareggio, i ragazzi di Pioli salirebbero a 76 punti, a pari merito con il Napoli. Decisiva sarebbe l’ultima gara contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. In caso di sconfitta, invece, il discorso si complicherebbe. Se la Juventus dovesse battere il Bologna all’ultima, una vittoria del Milan contro l’Atalanta, a meno che ci sia una goleada, non garantirebbe l’accesso alla massima competizione europea. Questo nel caso che il Napoli dovesse vincere in casa contro l’Hellas Verona. Tante combinazioni che potrebbe essere inutili se arrivasse un successo questa sera. Quanto pesano mentalmente le vittorie delle concorrenti?
Le pressioni sul Milan fanno bene alla crescita
Stefano Pioli, al di là di tutto, non può che essere contento di quanto si sia alzata l’asticella rispetto a quando arrivò al Milan. Non perde mai l’occasione di ribadirlo: la squadra dev’essere orgogliosa di essere in piena lotta a questo punto della stagione per un traguardo così importante. Detto questo, ora non ci si può fermare a guardare quanto di buono fatto: è il momento della concretezza.
I giocatori hanno spesso giocato sotto pressione durante l’annata, in attimi in cui tutto andava bene ed in quello in cui tutto andava male. Non è la prima volta e questo può essere sicuramente d’aiuto. Mancherà l’esperienza di Zlatan Ibrahimovic e ciò è ovviamente un deficit per la squadra, anche se presenzierà comunque in panchina.
La spensieratezza che ha contraddistinto e contraddistingue questa squadra dovrà essere riproposta. La gioventù dei ragazzi terribili gioca un ruolo cruciale. Ultimo, ma forse aspetto più importante, sarà l’approccio. Sbloccare la gara e metterla in discesa sin da subito è fondamentale, per quanto banale possa essere dirlo. Il Cagliari sarà molto chiuso: servirà la personalità di giocatori come Calhanoglu e Rebic, così come la sfrontatezza di giocatori come Brahim Diaz e Saelemaekers. Il tecnico rossonero dovrà essere capace di mandare in campo il mix giusto che può significare finalmente, 7 anni dopo, Champions League.