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Milan, il futuro di Brahim Diaz ancora da decidere: il rinnovo del prestito è la soluzione giusta?

Un futuro tutto da scrivere sì, ma dove? Questa è la domanda che si starà facendo, tra una partita e l’altra, Brahim Diaz. Il talento spagnolo non ha ancora ben chiaro dove giocherà il prossimo anno, se a Milano, a San Siro con la maglia rossonera oppure a Madrid, al nuovo Bernabeu con la camiseta blanca.

Molto, tutto dipenderà dal finale di stagione dell’una e dell’altra squadra. Da un lato c’è il Milan bisognoso e voglioso di qualificarsi alla prossima Champions League. Dall’altro c’è il Real Madrid e Zinedine Zidane, non sicuro di continuare con il club di Florentino Perez anche il prossimo anno. È risaputo che il tecnico francese sia un grande estimatore del 21 oggi rossonero. Una sua dipartita potrebbe offrire un assist decisivo al Milan.

Milan: Brahim Diaz - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Brahim Diaz – Milanpress, robe dell’altro diavolo

Il Milan vuole un’altra stagione di Brahim Diaz

Stamani vi abbiamo riportato l’indiscrezione di Tuttosport, secondo la quale il club di Via Aldo Rossi voglia continuare ancora un anno almeno l’avventura con Brahim Diaz. La formula sarebbe quella del rinnovo del prestito per un altro anno, ma questa volta comporterebbe l’inserimento di un’opzione di acquisto. Tutto da vedere se questa sarà davvero l’intenzione del Milan, tuttavia sembra una soluzione ragionata ed intelligente.

Per quale motivo? Vista l’età del giocatore e l’anomalia della stagione è difficile giudicare il suo vero valore dopo così poco tempo. Averlo a disposizione un’altra annata senza l’obbligo di acquistarlo fornirebbe al Milan l’opportunità di valutarlo meglio e capire se sia il caso di fare un investimento. È molto importante l’anno di esperienza alle spalle, dato che lo spagnolo ha avuto l’occasione di conoscere il metodo di lavoro di Pioli e la sua idea di gioco. Insomma, il Milan non potrebbe che trarre benefici da una soluzione di questo tipo.

Lo stesso giocatore utilizzerebbe la prossima stagione come rampa di lancio ufficiale per la sua carriera. Ad agosto compirà 22 anni e tornare a Madrid rischiando di non giocare o giocare poco gli sarebbe nocivo. Al Milan non ha il posto assicurato, ma come quest’anno potrebbe ritagliarsi grande spazio e soprattutto, in caso di qualificazione alla Champions League, mettersi in mostra nell’Europa che conta. Una sorta di consacrazione, davanti agli occhi di chi lo aveva individuato sin dalle giovanili…

L’investitura di Guardiola indica un futuro certo?

Si tratta di Pep Guardiola, colui che lo segui con grande attenzione ai tempi del Manchester City. Il giovane talento malagueno fu individuato dal tecnico spagnolo insieme a Jadon Sancho e Phil Foden. Un trio che faceva ben sperare, ma che ha visto solamente l’Iniesta di Stockport restare in Inghilterra. Diaz e Sancho, nonostante le parole di Guardiola, non hanno avuto la pazienza di aspettare il loro momento e hanno scelto strade alternative. Uno il Real Madrid, l’altro il Borussia Dortmund.

Difficile che Guardiola si sbagli sul talento di un giocatore, visto anche quello che è diventato il suo protetto, Phil Foden. Per questo l’investitura dell’ex tecnico di Barcellona e Bayern Monaco dovrebbe essere un monito per il Milan: Brahim Diaz ha grandissime potenzialità, bisogna puntare su di lui. E se non si volesse credere a Guardiola, lo si faccia con Zidane, che lo rivorrebbe a Madrid.

Manchester City: Pep Guardiola – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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