HomeNewsIl Milan, la bolla e Raiola. Diplomazia applicata

Il Milan, la bolla e Raiola. Diplomazia applicata

Chiuso il mercato di gennaio, si è aperto il fronte rinnovi. La pendenza Donnarumma era una grana che tutti sapevano sarebbe arrivata, perché la posizione di Raiola è conclamata da tempo, lo vorrebbe già in un top team, ma questa visione si scontra con l’attaccamento alla maglia del 99 che ha continuato e continua a dar priorità al Milan. Un’opinione che Mino deve rispettare suo malgrado, e la sua maniera di manifestare in qualche modo il suo dissenso si ripropone ogni qual volta la scadenza si avvicina.

Nell’estate 2017 la tensione arrivò a livelli altissimi e la dialettica fu tosta con l’allora dirigenza. Quell’aspetto ebbe poi ripercussioni prima sul giocatore, poi sul suo rapporto coi tifosi e gioco forza anche sulle prestazioni. Era un Diavolo che stava cercando una nuova identità societaria, troppo lontana dalle radici forse e a questo va aggiunto il livello tecnico della squadra, effettivamente a suo tempo lontana dal talento che indiscutibilmente Gigio possiede.

Nessuno all’epoca aveva gli anticorpi per poter coesistere con tensioni di quel tipo. Oggi la situazione si sta ripetendo, ma il grado di isteria dell’ambiente è completamente diverso. Nonostante il senso d’emergenza sia comunque alto, al di là di picchi sporadici di attenzione mediatica, la questione è ben circoscritta tra Milanello e via Aldo Rossi, senza testimonianze di particolari strepitii. I meriti sono da ricercare nei rapporti consolidati col giocatore, con il ritrovato rispetto del club in termini anche diplomatici e last but not least nel potenziale della rosa e il suo futuro prossimo.

Il tifoso medio oggi riconosce la difficoltà della trattativa e si fida di come i dirigenti quotidianamente lavorino su questo ed altri temi. Tutti vorrebbero svegliarsi con la firma sul nuovo contratto, ma c’è consapevolezza di quanti punti siano in discussione; ingaggio, durata del nuovo accordo, eventuali clausole su mancati obiettivi. Il tutto sempre senza dimenticare la crisi senza precedenti che sta vivendo il mondo del calcio. Parliamo di un’industria in deficit pesante ma che pare non riesca a trasferire queste problematiche ad alcuni dei propri tesserati.

In questi mesi la patata bollente ce l’ha il Milan con Donnarumma e Calhanoglu, ma saranno bracci di ferro che vedremo più o meno aspri anche ad altre latitudini. Oggi i rossoneri vivono in una bolla, delicata e straordinaria allo stesso tempo. L’immunità a questi rumors rischia comunque di non durare ancora molto, pertanto la soluzione del giallo va in ogni caso trovata presto, esclusivamente per il bene del Milan.

Mino Raiola
Mino Raiola – Milanpress, robe dell’altro diavolo

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