Un ritorno tanto atteso, ma allo stesso tempo fuggente. Il Milan ha riassaporato la sensazione di avere nuovamente Ismael Bennacer al centro del suo gioco per qualche settimana, ma lo ha dovuto poi salutare: la Coppa d’Africa, come sappiamo da tempo, è dietro l’angolo. Dalla partita contro il Cagliari in Coppa Italia fino almeno a fine gennaio Stefano Pioli dovrà fare a meno del suo regista tuttofare e dovrà trovare altre soluzioni, come già aveva fatto fino a dicembre.
Già contro la squadra sarda si è vista una mediana a tratti inedita, con Yacine Adli e Tijjani Reijnders da schermi davanti alla difesa per supportare una trequarti particolarmente offensiva. Il risultato? Una buona prestazione di entrambi e buone geometrie, ma ancora qualche dubbio sulla tenuta difensiva in partite più importanti.
A due o a tre? E Loftus-Cheek?
Innanzitutto è lecito farsi una domanda: si vedrà un centrocampo formato da due o tre interpreti? Specialmente nell’ultimo periodo, la posizione di Loftus-Cheek è stata spesso frutto di interpretazione univoca: fa il trequartista. L’inglese è avanzato sia in fase di pressione, accompagnando Giroud centralmente, che in fase di impostazione, in quella famosa linea da 4-5 giocatori schiacciata davanti alla linea difensiva avversaria. Non si vede più quel trio mobile e ben coordinato di inizio stagione, dove il numero 8 formava un bel triangolo con Calabria e Pulisic sulla destra, mentre Reijnders sull’altro lato faceva lo stesso con Theo Hernandez e Leao. Vuoi per gli infortuni, vuoi per scelte tattiche differenti, tutto ciò sembra un lontano ricordo.
Se quindi toccherà a lui occupare una posizione più avanzata, si può dedurre che la cerniera mediana sarà composta, con coppie variabili, da Adli, Reijnders e Musah. Attenzione però anche alla variabile in corsa con Loftus-Cheek in mediana e magari un giocatore più offensivo (Pulisic?) sulla trequarti. Si tratta di una soluzione più da gara in corso, ma le caratteristiche dell’inglese potrebbero far riflettere Pioli: fisicità, ma anche un’ottima conduzione e gestione del pallone. Il giocatore sembra anzi trovarsi meglio con campo davanti e non schiacciato sulla linea degli attaccanti. Due però sono gli ostacoli: il primo è l’equilibrio di squadra, il secondo è la tenuta fisica del centrocampista a cui sarebbe richiesto un lavoro maggiore.
Milan: Empoli, Atalanta e Roma, chi in campo?
Nella logica delle rotazioni in vista delle prossime tre gare (Empoli, Atalanta e Roma), bisognerà tenere conto anche delle condizioni fisiche degli elementi a disposizione. Musah, rientrante da un affaticamento muscolare, potrebbe ritagliarsi uno spezzone contro l’Empoli a gara in corso per poi essere pronto dal 1’ in Coppa Italia in una gara dall’alta intensità, forse poco adatta alle caratteristiche di Adli.
Quest’ultimo potrebbe essere utile sia contro l’Empoli che contro la Roma per le sue geometrie e doti nel palleggio, magari accanto a Reijnders, il vero imprescindibile. Difficile pensare ad un rientro di Krunic, oramai fuori dal progetto e alle prese con un presunto problema alla schiena. Loftus-Cheek partirà probabilmente dal 1’ in tutte e tre le gare, ma dovrà essere gestito al meglio il minutaggio per evitare affaticamenti. E in tal senso potrebbe tornare molto utile anche Zeroli, aggregato alla prima squadra nell’ultimo periodo. La prima settimana intera senza Bennacer, non l’ultima: servirà l’apporto di tutti.