In questi giorni si parla spesso, in virtù della sosta per le nazionali, del mercato del Milan. I rossoneri interverranno sulla rosa a seconda della posizione che occuperanno al termine di questa stagione. In caso di qualificazione alla prossima Champions League, il budget disponibile per la finestra estiva sarà sicuramente più alto e ci sarà più margine d’investimento.

Un ruolo che verrà rafforzato sarà quello del centravanti. Sono due i nomi di cui si parla nell’ultimo periodo e sono quelli di Andrea Belotti e Dusan Vlahovic. Due giocatori fisicamente diversi e che offrono due diversi spunti di lettura. Uno dei due potrà affiancare Zlatan Ibrahimovic il prossimo anno.

Dalla parte di Belotti: maturità

Il centravanti del Torino ha il contratto che gli scadrà nel giugno del 2022 e Cairo vorrebbe tenerlo. Tuttavia, sembra esserci uno stallo sulla questione rinnovo, perché il capitano granata non sarebbe convinto della sua permanenza.

La vicenda contrattuale potrebbe giocare a favore del Milan, perché potrebbe far abbassare le pretese dei torinesi. Belotti è un vecchio pallino dei rossoneri, poiché già in passato provarono a portarlo a Milano, scontrandosi contro le richieste mastodontiche di Cairo. Con una trentina di milioni il giocatore potrebbe lasciare la squadra che lo aveva prelevato dal Palermo e trasferirsi nella squadra del cuore.

La differenza con Vlahovic è chiaramente l’età, ma più che di età sarebbe giusto parlare di maturità. Nel prossimo dicembre compirà 28 anni e da quando è in Piemonte viaggia ad una media di 15 gol a stagione in Serie A. Gli manca il salto nella grande squadra che potrebbe consacrarlo ufficialmente come bomber italiano, al pari di Ciro Immobile. È un giocatore da area di rigore, ma con un tiro niente male. È capace di fare tanto lavoro sporco, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Pecca un po’ di altezza (181 cm), ma i gol con quella parte del colpo non mancano. Un “usato sicuro” pronto al grande salto, nel pieno della sua maturità calcistica.

Dalla parte di Vlahovic: età

Il centravanti della Fiorentina ha il contratto in scadenza nel giugno 2023 e, ad oggi, non ha intenzione di discutere di un ipotetico rinnovo. È un patrimonio del club viola, che non vorrebbe vedersi scappare un proprio gioiello dalle mani così facilmente.

Anche in questo caso la questione contrattuale potrebbe giocare a favore del club di Via Aldo Rossi. Commisso, però, non vuole fare sconti e pare che chieda almeno 40/50 milioni per cedere il serbo. È alla sua seconda stagione stabilmente in prima squadra, nella quale gli viene concesso abbastanza spazio.

La scorsa realizzò 6 reti, in questa è già a 12. Dalla sua ha l’età: stiamo parlando infatti di un classe 2000 che ha già compiuto 21 anni. È il profilo da Milan, secondo il progetto giovani portato avanti dalla società. Affiancherebbe il suo idolo Zlatan Ibrahimovic, con il quale condivide alcune caratteristiche come la statura (191 cm, lo svedese 195) e la dedizione al lavoro, come spiegato anche dal suo ex e chissà se futuro allenatore Stefano Pioli. Rispetto a Belotti si tratta di un investimento più rischioso, ma forse più in linea ai diktat di Gazidis&Company. Con i piedi ci sa fare, lo ha dimostrato anche contro il Milan nell’ultima sfida di campionato, nella quale ha ingaggiato una bellissima sfida con Tomori. Entrambi, sia lui che Belotti, porterebbero freschezza in un ruolo che ne ha bisogno, senza nulla togliere allo stesso Ibrahimovic.