E se il Milan nuovo fosse quello vecchio? Tiemoué Bakayoko sta flirtando con i rossoneri e questa squadra avrebbe di nuovo bisogno di lui. È un giocatore ancora giovane, 26 anni da compiere ad agosto, e già grande esperienza internazionale. Inoltre l’ambiente Milan lo conosce e, dopo un avvio disastroso, si è preso le chiavi del centrocampo nella scorsa stagione con Gennaro Gattuso. La crescita del francese fu uno dei fattori della corsa Champions del Milan, interrottasi solo all’ultima giornata.

Inoltre il Milan a centrocampo deve investire, sia in termini di qualità che di quantità. Nessun altro reparto è così incerto. Oltre Hakan Calhanoglu, che sia Stefano Pioli o Ralf Rangnick, ma comunque al centro del progetto, e Ismael Bennacer gli altri sono tutti a rischio taglio. Chi in scadenza (Lucas Biglia e Giacomo Bonaventura) chi rischia di essere tagliato (come Franck Kessie e Lucas Paquetá), perciò la sostanza di Bakayoko farebbe di nuovo molto comodo al Milan. La dirigenza rossonera, la scorsa estate, non ha ritenuto adeguato spendere 25 milioni per prelevarlo a titolo definitivo dal Chelsea. Così è volato di nuovo al Monaco, in prestito, dove però non ha vissuto una stagione esaltante.

La sua valutazione di mercato si aggira intorno ai 30 milioni, ma con il contratto in scadenza con i Blues nel 2022 il Milan ha margine di trattativa. Anche un nuovo prestito, ma con la sicurezza del riscatto. Il Chelsea è disposto a cederlo ma non ci vuole rimettere. Il problema vero è l’ingaggio. Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, il giocatore guadagna 6.5 milioni di euro, decisamente troppo per la linea imposta da Ivan Gazidis e dovrebbe rinunciare a più della metà dello stipendio per rientrare nel salary cap. Bakayoko ci penserà, perché potrebbe essere un’operazione win-win. Al Milan serve e a lui serve il Milan.