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Dimmi come approcci e ti dirò… se perdi. Come cambiano i risultati del Milan in base all’atteggiamento

Che non sia un buon girone di ritorno per il Milan è sotto gli occhi di tutti. Troppi gol subiti, troppo pochi i gol fatti e quel che conta di più, pochi punti portati a casa in generale in campionato in questo 2023. A parziale compensazione c’è il ritorno nelle migliori otto d’Europa in Champions League, ma resta un traguardo comunque parziale, seppur importante in ambito sportivo ed economico.

Nella ricerca delle molteplici cause che hanno portato a vincere così poche partite negli ultimi due mesi e mezzo (solo 5 su 16), abbiamo provato a valutarle in relazione all’atteggiamento della squadra e riteniamo di aver trovato una sorta di denominatore comune. Questo aspetto potrebbe esser utile a capire come migliorare, sapendo che non parliamo affatto di una novità per quanto concerne la gestione Pioli.

Stiamo naturalmente parlando dell’attitudine con la quale il Diavolo affronta le sfide. Dal post lockdown abbiamo imparato a conoscere un tipo approccio alle gare, propositivo, intenso e coraggioso, e un altro attendista, con baricentro più basso. E se di queste due anime, abbiamo visto prevalere più la prima che la seconda lo scorso anno, con tanto di scudetto vinto, da gennaio invece abbiamo osservato troppo spesso la versione conservativa e rinuciataria.

Ebbene, guardando a questo 2023, è facile notare che quando i rossoneri aspettano la partita e provano a gestirsi e gestirla, difficilmente raccolgono punti e men che meno offrono una buona prestazione. Parliamo di entrambi i derby di gennaio, i match in trasferta contro Lazio (4-0) e Fiorentina (2-1), il finale di gara con la Roma (2-2) e il secondo tempo contro la Salernitana (1-1). La beffarda ciliegina di questa riflessione l’abbiamo pensando agli ultimi 120 secondi della prima frazione di Udine post pareggio di Ibrahimovic: otto giocatori in fase difensiva statica e 2-1 preso nonostante la superiorità numerica e l’adrenalina di aver appena riacciuffato una gara compromessa.

Per contro, nelle poche uscite nelle quali il Milan ha cercato di imporre il proprio gioco, sono arrivati prestazioni e risultati, e parliamo naturalmente delle due sfide col Tottenham e di quella casalinga contro l’Atalanta, forse la migliore di questo anno solare non particolarmente fortunato. Sappiamo che non esistono facili soluzioni o interruttori ON/OFF, ma osservare queste situazioni per esporre un dato di fatto veritiero in questa stagione ancor più che in quella passata, ci sembrava corretto.

Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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