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Albertini: “Tonali deve mettere da parte la timidezza, non pensi alle tante belle parole”

Demetrio Albertini ha rilasciato un’intervista a Tuttosport nella quale parla di Milan. L’ex centrocampista rossonero ha presentato un po’ il suo nuovo libro “Ti racconto i campioni del Milan“, nel quale figurano anche personaggi odierni come Donnarumma, Romagnoli e Ibrahimovic. Egli ha speso belle parole anche per il centrocampista ex Brescia Sandro Tonali, eccole.

Su Tonali: “Per lui facciamo un ritratto con delle pagine ancora bianche, che dovrà scrivere lui. Con grande personalità. La sua timidezza dev’essere messa da parte per diventare parte integrante di questo Milan. È un grande giocatore, con grande potenzialità. Per certe caratteristiche mi assomiglia. Il Milan con Bennacer e Kessie ha trovato un equilibrio. Tante volte la scelta è più di squadra che sul valore singolo. Il Milan ha fatto un grande investimento, un grande colpo continuo a sostenerlo. Se fossi seduto al suo fianco a Milanello gli direi di lavorare con grande passione, non pensando alle tante belle parole. Deve pensare che ha avuto una grande possibilità in una società che crede in lui“.

Su Ibrahimovic: “Ho il rammarico di non aver giocato con lui. È uno di quei giocatori straordinari che hanno indossato la maglia del Milan. È riuscito a dare un’accelerata alla costruzione di questa squadra, a dare consapevolezza ai giocatori più giovani. Ha tolto responsabilità. Ha una personalità fuori dal comune ed è così forte che accentra su di sé tutte le attenzioni delle difese avversarie lasciando spazi giocabili ai compagni di reparto. Zlatan è una macchina perfetta. Pioli lo ha gestito e lo sta facendo nel modo migliore possibile“.

Su Pioli: “ Un grande allenatore è quello che riesce a tirare fuori il meglio dai propri calciatori e lui lo sta facendo con tutti. Merita di avere un ritratto a sé. Lo conosco poco nella gestione dello spogliatoio. Sicuramente è un positivo. Quando la proprietà ha paventato il cambio di allenatore lui è sempre andato avanti, non ha mai perso il sorriso. Sembrava una scelta già fatta e invece ha ribaltato il risultato. Ci vuole equilibrio”.

Su Maldini: “Il Paolo di oggi è diverso da quello che ha cominciato con Leonardo. Gli mancava l’esperienza. Lo sapevamo. Giorno dopo giorno Paolo prenderà sempre più sicurezza e consapevolezza del ruolo e potrà fare sempre meglio per il suo Milan“.

Sul Milan di quest’anno: “Non dobbiamo valutare solo queste prime partite, dobbiamo sommare il percorso che ha fatto in tutto l’anno solare con grande continuità di rendimento. Non è più una sorpresa. Sulla carta non è la squadra più forte, ma non lo eravamo nemmeno noi nel ’99. I giocatori devono essere consapevoli che potrebbe essere l’anno giusto. Puntare al massimo è stato uno degli insegnamenti di Berlusconi. Conterà la gestione dei momenti di difficoltà, che in una stagione, prima o poi, tutte le squadre devono affrontare: farlo con 4-5 punti di vantaggio è meglio. Non vedo il motivo di non porsi limiti. Se tu punti allo scudetto mediamente in Champions ci puoi arrivare…

Demetrio Albertini – MilanPress, robe dell’altro diavolo

 

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