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Oggi è chiaro perché il Milan acquisti più facilmente all’estero. Cosa manca agli italiani e perché son così cari?

Con la sconfitta di Palermo siamo probabilmente al punto più basso che il movimento calcistico italiano abbia toccato. Piovono critiche da ogni parte e si corre il rischio di perdersi in facili banalità, cercando rapide soluzioni a falle ormai troppo grandi.

Quel che resta per certo è una serie di partite tra Bulgaria, Svizzera, Irlanda del Nord e Macedonia del Nord, dove gli Azzurri hanno creato non molte occasioni nitide da rete, segnato solo due volte, con avversari che scientemente hanno lasciato il pallino del gioco ad una squadra che ha finito per specchiarsi pur sapendo di non esser così bella.

È mancata forse più la personalità che la condizione atletica, perché per tecnica eravamo e siamo comunque superiori alle nazionali sopra citate. Il fattore di consapevolezza e cattiveria o fame sportiva che dir si voglia, nello sport fa la differenza e il calcio non fa certo eccezione.

Spesso si indica Berardi come calciatore ideale per far fare al Milan un upgrade offensivo, ma non è la prima volta che l’esterno del Sassuolo, pur essendo stato il più pericoloso ieri, si perde e finisce per non incidere.

Non è una crociata contro un singolo, ma solo un esempio di come spesso i media italiani abbiano sopravvalutato le prestazioni di alcuni italiani della Serie A, finendo per creare una grande illusione. Gli Azzurri non sono così indietro come qualcuno catastroficamente vuole far intendere, ma non sono nemmeno pronti ed affermati come pensavamo forse fossero dopo Euro 2020.

Il Diavolo in questi anni si è trovato a pescare talenti più facilmente fuori dallo stivale, eccezion fatta per Tonali, al quale è stato dato il tempo giusto per prendersi la titolarità. A guardar la classifica oggi, forse è meno un caso se il Milan è davanti. Probabilmente Leao è superiore ad Insigne, Giroud nonostante l’età ha più senso del dramma di Immobile e Messias non è così indietro rispetto a Berardi.

La lista sarebbe lunga e la tendenza per il prossimo mercato è ancora quella di guardare ad altre leghe, sia per i prospetti che per i giocatori in scadenza già pronti a palcoscenici importanti. Perché? Perché forse i rossoneri hanno compreso prima di altri che le botteghe nostrane sono care e senza ragion d’essere.

Gazidis, Massara, Maldini - MilanPress, robe dell'altro diavolo
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