A chi critica la gestione di Paolo Maldini sul mercato va ricordato come il Milan sia ancora in una delicata fase di passaggio, durante la quale la nuova proprietà ha messo le basi di una squadra giovane, attenta agli equilibri di bilancio e con due piedi ormai nell’Europa che conta con l’accesso alla prossima Champions League. Dettagli non trascurabili quando piovono critiche sul caso Donnarumma, abilmente gestito dal giocatore e dal suo procuratore, Mino Raiola, che hanno trovato di fronte un club molto coerente con le posizioni fin qui seguite. E lo stesso dicasi per Calhanoglu.
Tenere il punto è il primo elemento che qualifica la serietà di un’impresa. E il Milan lo sta dimostrando con mosse che vanno tutte nella stessa direzione. Ora c’è da rafforzare la rosa, snellendola in alcune posizioni per trovare anche quel “tesoretto” necessario per il mercato. E’ quindi inutile pensare di tirare ancora in lungo il lancio di Leao, il cui talento è sbocciato solo a tratti in tre stagioni in rossonero: la sua valutazione da più di 25 milioni di euro è interessante per pensare a qualche operazione coerente alle richieste di Stefano Pioli. Anche Krunic e Castillejo, che hanno certamente mercato in Spagna, possono rientrare nell’ottica di un rinfrescamento generale della rosa facendo cassa.
Il tesoretto più significativo resta quello derivato dal risparmio di ingaggi onerosi come quelli di Donnarumma e Calha (forse anche Romagnoli se la decisione sarà quella di una cessione). Senza contare che il Milan dovrà presto sciogliere i nodi relativi a Dalot e Brahim Diaz, fissando rinnovi di prestiti e riscatti. E il primo colpo è già andato a segno con un esborso significativo per Tomori, punto fermo con Kjaer della difesa della stagione 2021/2022.