Durante l’intervista rilasciata all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il fantasista del Paris FC Jeremy Menez, che ha vestito la maglia del Milan dal 2014 al 2016, collezionando 47 presenze e 20 reti, è tornato a parlare dei suoi esordi e della sua avventura rossonera: “Negli allenamenti dicevano che ero forte come Kakà. In partita, però, avevo qualche pausa. Ero giovane, ma non ho mai sentito la pressione. Questa parola non mi rappresenta. Il mio momento migliore? Al PSG e al Milan, stagione 2014-15. Segnai 16 gol da centravanti, un ruolo che non avevo mai fatto se non da ragazzino, dribblando criminalità e pistole. Fu un’idea di Inzaghi. Peccato per l’annata storta, ma la colpa non fu solo di Pippo. Seguo ancora il campionato italiano, in particolar modo Milan e Roma. Pastore è un amico. Ibrahimovic? Gli avversari lo temono, resta un fenomeno anche a 38 anni”.