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Riscatto a cifre basse, ma è davvero Meite quello che serve al centrocampo rossonero?

Da qualche giorno si vocifera che il Milan sia ormai certo di riscattare Meite dal Torino per la modica cifra di 8 milioni di euro. Nulla da eccepire a livello economico, una cifra congrua e anche spendibile. Ma a livello tecnico, viste anche le tante partite giocate da gennaio, è veramente lui il tassello adatto per completare il centrocampo del Milan?.

A gennaio il sentito dei tifosi e della società era quella di acquistare un’alternativa valida a Frank Kessie. L’ivoriano era ed è tutt’ora il perno del centrocampo rossonero, un giocatore unico per caratteristiche nella rosa rossonera. Ci si limitava a chiedere “sostanza” e la società ha ripiegato su Meite, che in quanto a caratteristiche fisiche, somiglia a Kessie. Ma complice l’infortuni di Bennacer, l’ex Torino non è mai stato utilizzato per far rifiatare il numero 79. L’alternanza con Tonali è stato il vero ballottaggio e qui sono sorte le prime problematiche.

Ci si è forse fatti un’idea sbagliata di Sandro Tonali. Dopo quasi una stagione giocata, possiamo tranquillamente affermare che non sia quella alternativa di alta qualità che possa sostituire Bennacer. Il piede non è grezzo ma la visione di gioco tra i due sta su due piani totalmente diversi. D’altro canto Tonali nel tempo si è distinto per ottime capacità in interdizione e recupero dei palloni, riuscendo a ribaltare il fronte con velocità. Ecco, fatte queste considerazioni, mantenere Meite in rosa non avrebbe senso, puramente per caratteristiche.

Avere due giocatori di “quantità” alle spalle di Kessie sarebbe troppo e non darebbe alternative di qualità a Pioli. Ecco perchè nel mercato estivo, la società dovrebbe concentrarsi e mettere gli occhi su profili di qualità per la mediana rossonera. Non necessariamente giovani in rampa di lancio, ma anche profili più esperti. Negli scorsi giorni il procuratore di Jorginho ha parlato di un interesse del Milan. Il profilo da seguire può essere come quello dell’oriundo del Chelsea. Due anni fa c’è stata la suggestione Luka Modric, giusto per provare a tracciare un identikit. Economicamente non sono piste percorribili, ma si parla di caratteristiche tecniche.

Non sappiamo se il Milan farà la nostra stessa riflessione, ma con un pizzico di presunzione forse andrebbe presa in considerazione. La Champions League ha dimostrato che la qualità la fa da padrone, se i rossoneri dovessero centrarla, le partite appena giocate sono da prendere come monito.

Meité - MilanPress, Robe dell'altro diavolo
Soualiho Meité – MilanPress, Robe dell’altro diavolo

 

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