Un confronto quasi generazionale. Ventidue anni di differenza tra Beppe Marotta e Giorgio Furlani, i quali vivono questo derby dopo il loro primo mercato da rivali. Tutti e due appassionatissimi di calcio, e tutti e due aggiornati sul cambiamento che sta vivendo lo sport. Ecco le storie di chi è partito dal top e chi ha lottato per arrivarci, come narra la Gazzetta dello Sport.
Marotta ha vissuto nove scudetti partendo dal Varese, città e squadra dove è cresciuto. Sempre passando per gli uffici, ma amando il campo: per le questioni tattiche un passo indietro, ma agli allenamenti non può resistere. Stessa cosa per Furlani, che ha vissuto la Champions League del 2007 in un deserto. Ora gestisce il Milan su più fronti, ponendo il business e le scelte di campo sullo stesso piano. Amore smisurato per la sua squadra, professionalmente sbocciato tra le migliori università.
Avversari sì, ma molto simili. Marotta e Furlani si stringeranno la mano e guarderanno il derby con gli occhi di una figura paterna: le loro creature, studiate negli uffici e godute nel centro d’allenamento, si sfidano per la seconda stella. Nel rispetto reciproco, e con il solito divertimento del calcio che sta sparendo.
