HomePrimo PianoCon Maldini-out, Brahim Diaz non tornerà in rossonero. Che operazione è stata?

Con Maldini-out, Brahim Diaz non tornerà in rossonero. Che operazione è stata?

All’orizzonte rossonero, al momento, non si vede la luce. L’addio improvviso nello staff dirigenziale di Maldini e Massara, brutalmente licenziati da Cardinale, ha fatto e continuerà a fare tanto rumore. Un club che, a differenza di ciò che pensa il proprietario, sembra essersi sgretolato in mille pezzi, e che la quadra non la si riesca a trovare. Eppure, i tifosi, che hanno il diritto di far emergere i propri dissapori, dovrebbero comunque provare a mostrare fiducia nei confronti di RedBird, perché prima o poi bisognerà andare avanti, nonostante questi addii siano estremamente dolorosi e colpiscano tutti nell’anima. Sicuramente Cardinale aveva già pianificato questo scacco matto dirigenziale, e sarebbe folle pensare che non sia consapevole di dover fare uno sforzo economico per provare ad ottenere nuovamente la già poca fiducia che l’ambiente rossonero aveva nei suoi confronti. Anche perché, ora, stiamo per entrare nel vivo del calciomercato estivo, ed i nomi in ballo per vestire la maglia rossonera, erano tanti. Uno di questi, era sicuramente Brahim Diaz: lo spagnolo, dopo i tre anni di Milan, probabilmente tornerà alla base, nel Real Madrid, per provare a giocarsi le sue carte nell’unico club che storicamente si può ritenere superiore al Milan. Proprio il suo profilo, è stato probabilmente uno dei motivi che ha generato malumori nel rapporto da Cardinale e Maldini.

Paolo Maldini, Frederic Massara e il team manager Milan Andrea Romeo (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Paolo Maldini, Frederic Massara e il team manager Milan Andrea Romeo (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

La storia tra Brahim Diaz e il Milan, inizia nell’estate del 2020, quando il giovane talento di Malaga approda in rossonero, un pò in sordina, e con buone aspettative da parte dei tifosi. Lascia subito il segno nella trasferta di Crotone, e dà l’impressione di poter entrare subito negli schemi della squadra. In realtà, nel corso della stagione, Pioli gli darà spesso fiducia, ma lo spagnolo peccherà nella continuità durante l’anno, salvo poi riemergere nel finale di campionato, momento in cui si guadagnerà la riconferma al Milan. Maldini e Massara, riescono infatti a raggiungere un accordo con il Real Madrid, di un prestito biennale ad una cifra irrisoria, neanche due milioni di euro, con i madrileni che, nel caso in cui i rossoneri fossero interessati ad acquistare il cartellino del calciatore, avrebbero effettuato uno sconto, o comunque una sorta di prelazione nella trattativa.

Nelle due stagioni consecutive, per Brahim aumentato le aspettative: maglia numero dieci, responsabilità di essere l’unico trequartista in rosa, e successore di Calhanoglu, passato all’Inter. Il tricolore sul petto, conquistato a maggio del 2022, ha creato un legame tra lui e i tifosi, tale da dargli ancora più fiducia fino alla fine del suo prestito in rossonero. In totale, per lo spagnolo nel Milan sono state 124 le presenze, con 18 gol e 15 assist. Le emozioni più belle, oltre alla cavalcata scudetto, sono state sicuramente nel percorso in Champions League, dove Brahim ha dimostrato di essere un calciatore “internazionale”, per stile di gioco e qualità espresse. Ecco perché, il Real Madrid, è intenzionato a riprenderlo, e probabilmente sarà così.

Brahim Diaz Scudetto
Brahim Diaz Scudetto

I dubbi, però sono soprattutto sul perché il Milan abbia scelto di trattenere con sé per tre stagioni un calciatore come lui, e senza acquistarne le prestazioni sportive, il cartellino. Praticamente Brahim ha vestito la maglia del diavolo, salvo poi andare via senza generare alcun profitto. Pioli, il suo staff e la dirigenza, così come la squadra, hanno contribuito alla crescita di un talento (perché di questo si tratta) per un’altra squadra, per un altro club. Ma non solo: non avevo discusso dal principio una cifra sul riscatto, ora ci si ritrova impreparati per un suo eventuale acquisto, con i merengues che chiedono una cifra anche abbastanza alta (si parla di circa 25 milioni), e dunque dalla prossima stagione, la rosa perderà un titolare quasi inamovibile, ed un uomo che, quando conta, riesce ad inventare la giocata decisiva, come in Champions League, contro il Napoli. D’altro canto, c’è da dire che l’operazione Brahim ha comunque portato benefici, sia sportivi che economici: uno scudetto conquistato, 3 qualificazioni alla Champions League, e una semifinale di Champions. Gli introiti dopo questi piazzamenti, sono aumentati vertiginosamente, e dunque il club ha ricavato certamente dei benefici. In più, l’ex numero 10, è arrivato praticamente a zero.

L’aspetto però più delicato, è quello della presenza di Diaz all’interno dello spogliatoio. Certamente lui non era un leader a livello di voce in capitolo tra le discussioni, neppure uno che sentiva la necessità di esporre un qualsiasi problema davanti alle telecamere. Ma tra lui e i compagni, si era creato un legame armonioso, soprattutto con Theo Hernandez, Leao, Saelemaekers. Ma in generale, la sua figura all’interno dello spogliatoio contava, per renderlo armonico. Anche con mister Pioli, ha sempre avuto un gran rapporto, grazie alla fiducia fin da subito concessa dal mister. Quindi il Milan con la sua assenza perderà tanto, e sarà difficile coprire la sua pedina. Probabilmente Brahim Diaz mancherà, a tutti.

Theo Hernandez maglia Brahim Diaz
Theo Hernandez maglia Brahim Diaz

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