Queste le dichiarazioni di Paolo Maldini a Sky Sport dopo la vittoria dello Scudetto: “Vittoria molto importante e meritata. Ti dirò nei prossimi giorni, il primo giorno è tutto un po’ nuovo. Sono un po’ più maturo rispetto a quando lo vincevo da giocatore. La passione per questo sport e per il Milan unisce il tutto. Il Milan è nato nell’estate 2019, quando ho chiamato Massara, Boban e qualche giocatore. Quest’anno, avendo fatto un’annata come quella dell’anno scorso, sono partito con l’idea di andare a vincere lo scudetto. Era un’occasione e ora siamo qua a godere. La mia storia è questa, lo scudetto è di tutti, anche Daniel che ha dato una mano importante”.
Maldini prosegue: “Bisogna fare i conti con quello del momento, ora bisogna ingegnarsi. L’idea era quella di una squadra giovane, veloce e coraggiosa. Io dico sempre che il Milan ha tradizione e arriva primo perché ha cultura di lavoro e di sconfitta. Ha un equilibrio diverso da altre città. Ci abbiamo creduto, era una restrizione data dal club, magari non comprando i campioni ma giocatori forti ma che si erano persi come Theo e Leao. Abbiamo lavorato sulla crescita dei ragazzi. Ai ragazzi che venivano nel mio ufficio dicevo che nei momenti difficili, i campioni si vincono con gli uomoni, non con i calciatori”.
Maldini conclude: “Questa squadra è una squadra sottostimata. Stiamo dando il 100%, ma abbiamo margini di crescita. Questo deve essere un punto di partenza per poi competere nell’Europa. Quando arriva la firma? Oggi si festeggia. Non è scesa la lacrima, ma vivo di emozioni. Nei momenti difficili ci si appoggia sempre alla famiglia, ma un pensiero va anche a papà e mamma che sarebbero stati orgogliosi”.