Prima della gara interna contro la Juventus, valida per la sedicesima giornata del campionato in corso, il direttore tecnico del Milan, Paolo Maldini, ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “La Juventus si gioca più di noi. Mal che vada, usciremo da questa sfida da primi in classifica. Dobbiamo essere tranquilli, malgrado gli infortuni e le indisponibilità dovute al Coronavirus. Non dobbiamo prendere scuse, i giocatori che andranno in campo avranno uno spirito incredibile. Io non ho mai fatto il centrocampista. La disponibilità dei giocatori è massima. Quando c’è un’emergenza, ognuno di noi deve dare ancora quello che non ha. Pirlo? Le nostre squadre sono rivali, ma lui, per me, è un fratello. Lo saluto come si saluta un amico”.
E ancora: “Vogliamo crescere e diventare una squadra forte, ma non possiamo ancora paragonare questa squadra e quella dei miei tempi. Questo Milan-Juventus è un match senza pubblico. I miei ricordi da giocatore sono legati ad azioni di campo e alla partecipazione della gente. Questo è un calcio meno emotivo e meno emozionante. A Glasgow, giocando senza pubblico, abbiamo avuto dei vantaggi, ma ho detto ai miei ragazzi che è stato un peccato affrontare il Celtic senza i propri tifosi. Il mercato? Bisogna dare merito ai nostri ragazzi. Interverremmo sul mercato solo se ci fosse la possibilità di migliorare la squadra. Proveremo a farlo, ma non sarà facile. Siamo giovani e stiamo ottenendo grandi risultati. Lavorare per il Milan è un vantaggio. I giovani sentono la storia di questo club”.