Il Milan procede un percorso sportivo esaltante, coronato dalla prima posizione in Champions League e in campionato, a spalletta con Atalanta e il prossimo avversario di Serie A, il Napoli. Chiaramente, nel breve termine questi successi esaltano il tifoso, ma la vittoria più grande dei rossoneri è societaria, passando ad un proprietario gigante come il gruppo RedBird e ad un manager-tifoso come Gerry Cardinale. Questo processo è a lungo termine invece, è da esso ci si aspetta rosa e fiori, soprattutto per il feeling già instaurato tra la dirigenza già presente e la nuova proprietà.

Fa piacere vedere i grandi sorrisi a Milanello tra Cardinale e la squadra ad esempio, o la foto dell’italo-americano a Piazza Duomo per la festa del diciannovesimo scudetto. In generale, si ha la sensazione che il fondatore di RedBird tenga al Milan ed ai futuri successi della squadra, sentimento che condivide con l’ex capitano Paolo Maldini.

Tra i due si vede chimica e soddisfazione, ed il leggendario direttore dell’area tecnica ammette, sorridendo, che ci sia un’idea di continuità, di voler cavalcare i recenti successi per costruirne altri. Il rapporto si basa sulla costante ricerca di voler puntare in alto, e al Milan ha trovato sognatori, confida Maldini.

Elliott ha lasciato la scena da vincitore, soprattutto pensando a quanti anni di insoddisfazioni hanno segnato la recente storia del Milan: arrivati con un bilancio pessimo e spesso in passivo, con una rosa non all’altezza della storia rossonera e con l’insoddisfazione generale dell’ambiente. Cardinale arriva in un momento florido, pronto a riportare, con la guida di una dirigenza tifosa e sognatrice, il Milan al palcoscenico che merita.