Siamo quasi a fine aprile ma la stagione del Milan di fatto è terminata la scorsa settimana dopo due sconfitte cocenti, contro Roma e Inter, che chiuderanno verosimilmente anche il cammino di Stefano Pioli sulla panchina rossonera. A fine maggio – come riportato poche ore fa dal presidente Scaroni – si faranno tutte le valutazioni seduti a un tavolo, per il bene del Milan, ma diventa fondamentale programmare da subito la stagione che verrà per provare a rispondere alla seconda stella dei cugini ed evitare che gli stessi aprano un ciclo.
Rinnovo o addio?
Nonostante il corposo cambio di rotta societario della passata stagione, e l’ingresso in dirigenza anche di Zlatan Ibrahimovic (senior advisor di RedBird e del Milan) si ha come l’impressione che quella che verrà possa essere a tutti gli effetti la stagione delle forti scelte di Gerry Cardinale: si parte dall’allenatore, ma non può essere marginale il discorso legato ai rinnovi dei calciatori.
Al netto di quello che sarà infatti il nuovo tecnico del Milan (queste discussioni le lasciamo a chi di competenza, o magari chi ne sa di più in merito) il club non può prescindere dai talenti che già possiede, patrimonio assoluto dell’organico di oggi. La Gazzetta, in merito al mercato, ha rilanciato il discorso rinnovi: su tutti, quelli più spinosi sarebbero Theo Hernandez e Mike Maignan, entrambi in scadenza nel 2026.
Ovvio, dovesse mancare l’accordo per la firma e al contempo arrivasse un’offerta irrinunciabile (Tonali insegna), è verosimile pensare che uno dei due possa partire: ma è necessario arrivare a questo? Furlani ha recentemente dichiarato: “Siamo al lavoro perché la prossima sia una stagione di successo. Abbiamo fatto una grande rivoluzione della rosa l’estate scorsa, quest’anno sarà un lavoro più leggero”.
A questa rosa non manca molto per essere competitiva, puntando al vertice dalla prossima stagione, ma privarsi di un altro pilastro – come Theo o Maignan – potrebbe non solo indebolire la rosa, ma generare un impatto negativo che coinvolgerebbe anche i tifosi.