La notizia di oggi è che Maignan e Theo son tornati ad allenarsi in gruppo. Il primo potrebbe esser convocato ma non esser impiegato se non in caso di emergenza, il secondo invece dovrebbe rientrare a pieno regime, dopo un turno di riposo forzato. Naturalmente essendo due top del roster, la loro presenza condizionerà le scelte tecniche dello staff.
Innanzitutto c’è da chiarire il modulo dal quale partire, perché con Hernandez dal primo minuto è più probabile si torni alla difesa a 4. Incidentalmente con questa scelta si andrebbe a proteggere anche l’integrità di Kjaer, forse ancora non in grado di poter giocare tre gare in sette giorni. Con Calabria ancora out, a quel punto dunque Florenzi tornerebbe ad agire da terzino destro.
Da infortunato di lusso a risorsa
Quando chiamato in causa in questo inizio di stagione, l’ex Roma e PSG ha sempre risposto positivamente. Sia su una corsia sia sull’altra, sia da terzino sia da quinto. Vien da pensare che se trovasse continuità potrebbe insidiare i compagni anche per un posto tra i titolari. C’è una parte della tifoseria che ha da sempre poche aspettative e si aspetta poco dal 42 rossonero, ma il curriculum e le capacità tecniche direbbero il contrario.
In un’annata come questa ed in un periodo così fitto di impegni, sarebbe fondamentale aver più giocatori possibili a disposizione, a maggior ragione tra gli esterni bassi, perché è piuttosto palese che sia una delle zone di campo dalla coperta corta. Alessandro è certamente un professionista, è ormai anche un giocatore d’esperienza e non solo per l’età anagrafica. Ci sono tutte le premesse affinché possa aver finalmente minuti e opportunità, dopo stagioni nelle quali è stato fermo più di quanto non sia stato arruolabile.
La sfida ora è tornare a giocare match ravvicinati. Col Verona è stato tra i migliori peraltro in teoria in un ruolo non suo. La chance è quella di esser un uomo importante delle rotazioni e non solo un italiano in rosa utile per le liste. È l’opportunità per una seconda giovinezza.
