HomeIn evidenzaLoftus-Cheek pronto al rientro. L'inglese è il meno sostituibile di questa squadra

Loftus-Cheek pronto al rientro. L’inglese è il meno sostituibile di questa squadra

Il Milan che ad ottobre ha fatto un’enorme fatica tra Campionato e Champions League ha dovuto fare a meno di Ruben Loftus-Cheek. Cinque partite senza l’inglese e una sola vittoria, quella sofferta e piena zeppa di polemiche di Genova, due pareggi e due sconfitte. La situazione in Champions League non è ancora del tutto compromessa, ma si è complicata parecchio, mentre in campionato si è passati dal primo al terzo posto, con la capolista Inter distante di tre punti. Certo, di mezzo c’è stato anche un calendario difficile, complicato, peggiore rispetto a tutte le altre competitor per passaggio del turno in coppa e Scudetto, ma i rossoneri hanno mostrato diverse lacune, sia in fase difensiva che in fase offensiva. Sei gol subiti in cinque partite e soltanto tre quelli fatti, due dei quali sono arrivati grazie a Giroud nel primo tempo della sfida contro il Napoli. Il Milan deve dimenticare in fretta questo mese di ottobre e tuffarsi in quello di novembre con consapevolezze diverse e la voglia di non gettare alle ortiche quanto di buono è stato fatto fino a questo momento in stagione.

Loftus-Cheek al rientro, Psg nel mirino

Milanello allenamento squadra vigilia Champions League - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Milanello allenamento squadra vigilia Champions League – MilanPress, robe dell’altro diavolo

A pesare tantissimo sulla squadra sono anche gli infortuni. Kjaer, Kalulu, Pulisic, Caldara, Pellegrino, Sportiello, Chukwueze, Bennacer e Loftus-Cheek. In questa settimana sono stati out, per un motivo o per l’altro, questi nove giocatori, praticamente un terzo della rosa a disposizione di Mister Pioli. Un’enormità su cui qualcuno prima o poi dovrà dare conto. Fortuna vuole che sono prossimi al rientro, e li vedremo tra Paris Saint Germain e la sfida di Lecce dell’11 novembre, Pulisic, Kjaer e Chukwueze, mentre è già tornato ad allenarsi in gruppo Ruben Loftus-Cheek. L’inglese difficilmente verrà rischiato, se non in panchina, nel match di campionato contro l’Udinese, cercando di portarlo al massimo della condizione (o quasi) per la fondamentale sfida di Champions contro il PSG. L’ex Chelsea è un calciatore che va gestito e, purtroppo, ha avuto sempre nella tendenza agli infortuni e la poca affidabilità fisica, il vero tallone d’achille della sua carriera. Ora, è fuori dal 30 settembre quando, contro la Lazio, era uscito alla mezzora di gioco per una lesione muscolare. Smaltita quella, poi, un’infiammazione ne ha ritardato un rientro che sarebbe stato fondamentale per il Milan.

Loftus-Cheek, ecco perché è fondamentale per Pioli

Roma-Milan: Lorenzo Pellegrini, Ruben Loftus-Cheek (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Roma-Milan: Lorenzo Pellegrini, Ruben Loftus-Cheek (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Se si analizzano le sfide con Loftus-Cheek in campo, derby a parte, il Milan è sempre stato padrone del centrocampo e ha dominato gli avversari dal punto di vista tecnico e fisico. Questo è avvenuto in tutte le sfide in cui l’inglese è partito titolare: Bologna, Torino, Roma, Newcastle e Cagliari. Gare in cui la squadra, oltre ad avere il predominio fisico a metà campo, ha anche subito poche occasioni da gol e, soprattutto, ha costruito tanti pericoli per le difese avversarie. Sarà un caso che questo è avvenuto con Loftus-Cheek in campo ed il calo in tutte le classifiche di rendimento è avvenuto con l’inglese ai box? Secondo noi no e, al momento, per quanto visto fin qui, Ruben sembra essere il calciatore meno sostituibile della rosa. In Serie A soprattutto la sua predominanza fisica fa la differenza e, unita anche alla sua discreta tecnica di base, ne fanno un calciatore che riesce ad essere fondamentale in entrambe le fasi di gioco. La facilità che ha nel calciare da fuori, negli inserimenti, nel far salire la squadra sono elementi imprescindibili nel 4-3-3 con cui Pioli ha impostato la squadra in questa stagione. Modulo che sembra meno incisivo e meno coperto senza la presenza fisica dell’inglese che permette di avere anche più varianti al gioco della squadra. Quest’ultimo, con lui in campo, infatti, sfocia molto di più anche sulla zona destra del campo e libera un po’ da marcature e responsabilità eccessive quella sinistra composta da Theo e Leao. Ed allora, lunga vita a Loftus-Cheek, sperando che sia davvero così.

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