Manuel Locatelli ha parlato ai microfoni di DAZN nel post partita di Milan-Juventus, terminata 1-0 per i bianconeri. Di seguito le parole di Locatelli:
Se si ricorda l’altro gol in un Milan-Juventus: “Mi era tornato in testa già prima della partita. La vita è incredibile. Chiaramente lo sapevo, ne avevo parlato anche con la mia famiglia a cui lo dedico”.
Se Rabiot aveva pronosticato il suo gol: “Vero, in realtà mi aveva detto ‘Fallo nella porta giusta'”.
Sull’emozione provata: “Chiaro che per me giocare qui è sempre speciale: sono cresciuto qui, poi la vita mi ha portato a fare altre scelte, ora sono nella squadra dove voleevo essere. Comunque incredibile che la partita sia finita 1-0 con mio gol, ero emozionato”.
Se sono più attendisti di inizio anno: “Si, oggi l’avevamo preparata così, loro sono una squadra che si appoggia molto su Giroud e poi ai tanti trequartisti che gli girano intorno, volevamo evitare i loro uno-due. Siamo stati fortunati sull’episodio della loro espulsione, poi noi siamo stati bravi a sfruttare”.
Sulla differenza tra loro, Milan, Inter e Napoli: “Abbiamo maglie diverse (ride,ndr). Siamo tutti diversi, noi siamo una squadra di giocatori che devono ancora maturare, mentre per esempio l’Inter ha giocatori più maturi, noi invece siamo giovani e in una fase di costruzione, e con umiltà e sacrificio possiamo fare bene”.
Su cosa cambia tra lottare per lo scudetto e la Champions: “Appena arrivato qui il nostro obiettivo era lo scudetto, ora invece un obiettivo diverso, la Champions League, poi a marzo vediamo dove siamo”.
Sulla differenza tra il Locatelli quest’anno e quello dell’anno scorso: “Il gol mi mancava da tanto, era un mio obiettivo andare più alla conclusione. Rispetto all’anno scorso ho acquisito piu esperienza”.
Sulla differenza tra lui e i suoi compagni che possono giocare al suo posto: “Per fortuna è una decisione che prende il mister. Indossare la maglia della Juventus è pesante, poi in tanti possono giocare dove gioco io, ma l’importante per noi è restare uniti e umili”.
Su Fagioli: “Nicolò è un ragazzo a cui vogliamo bene, che purtroppo è caduto in una malattia grave che deve curare. Bisogna stargli vicino ora e nei prossimi 7 mesi, sono felice si possa allenare con noi perché la presenza della squadra fa bene. Lui e Tonali sono due ragazzi che conosco bene, due brave persone, due giovani che è giusto paghino se hanno sbagliato ma a cui bisogna stare vicino”.