Settimana scorsa hanno destato molta curiosità la dichiarazioni del tecnico del Milan, Stefano Pioli, il quale aveva affermato che il suo modello di riferimento per le palle inattive sono i colombiani dell’América de Cali, che lo scorso anno ha vinto il Torneo Clausura, sfruttando molto proprio i calci piazzati. Un riconoscimento che ovviamente ha fatto molto piacere ad Alexandre Borges Guimarães, il tecnico di quella squadra.
Queste le sue parole al portale gianlucadimarzio.com: “A livello personale significa che sto percorrendo la strada giusta. Mi è sembrato un gesto di grande umiltà quello di riconoscere non solo i nomi di allenatori già riconosciuti. Cerchiamo sempre di raggiungere la vittoria, ma per fare ciò serve trovare elementi del gioco che possono aiutare. Questo non sempre si trova in colleghi che hanno un curriculum vincente a livello internazionale. Ci sono tanti che hanno nel proprio stile aspetti molto interessanti e sta a noi cercarli. C’è sempre qualche dettaglio da rubare da altri, ma sempre con umiltà. Le sue parole mi fanno capire quanto sia professionale. Non so esattamente lui a cosa si riferisce, ma molto dipende dalla zona in cui si difende. A volte marchiamo a zona, altre più sull’uomo ed altre in maniera mista. Lui ha riconosciuto questo aspetto e spero lo possa aiutare, ma per realizzare ciò serve innanzitutto una grande disponibilità da parte dei calciatori in questa parte dell’allenamento. Le palle inattive sono spesso una fase della seduta che non piace ai calciatori, li annoia, ma sono importanti come si è visto anche nell’ultimo Mondiale o nell’ultima Copa América. Non conoscevo Pioli, ma ho visto le ultime partite del Milan dopo il lockdown, dove ha fatto molto bene. Lavorare sapendo che il tuo possibile sostituto è già con un piede dentro il tuo spogliatoio non aiuta a rimanere concentrati e a tenere tutto il gruppo unito. Gli faccio davvero i miei complimenti, ovviamente quando potrò tornare in Italia mi piacerebbe parlarci e ringraziarlo personalmente“.