Il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Foglio Sportivo sullo stato del campionato italiano. Ecco un estratto delle sue parole.
“Come sta la Serie A? Sta bene. Le squadre mi pare si siano tutte rafforzate e c’è anche molto entusiasmo, probabilmente dovuto anche alla vicinanza tra la fine del campionato scorso e questo nuovo inizio. Le squadre stanno lentamente uscendo dagli effetti della pandemia, quando gli introiti si sono sensibilmente ridotti“.
Sul miglioramento del valore della Serie A all’estero: “Vi sono tre fattori da considerare. Primo, la novità normativa sulla commercializzazione dei diritti AV all’estero, chiesta da molti anni e che è stata finalmente approvata grazie al Governo e al Parlamento. Ora non ci sono più paletti, né di durata, né di procedure. Secondo, la Serie A deve migliorare le infrastrutture, che contribuiscono anche a rendere migliore il prodotto venduto all’estero. Il terzo fattore, che va approfondito ed è molto delicato, è quello dei cosiddetti diritti d’archivio: il valore della Serie A nel mondo è molto legato anche alla sua storia“.
Sulla visione della Serie A come campionato di transito: “Il tema economico esiste. Non è più la Serie A degli anni Novanta. In quel periodo non si è investito abbastanza in infrastrutture, come hanno fatto altre leghe, e ora ne paghiamo le conseguenze. Per fortuna però le società stanno trovando altre strade, come quella dei giocatori svincolati, per esempio, o dei prestiti, che ci permettono di poter aver campioni da tutto il mondo. E comunque non scordiamoci che vivere in Italia è in cima alle liste delle preferenze e anche questo può attirare grandi campioni“.