Rafael Leao è sicuramente un valore aggiunto di questo Milan. Corre, ha inventiva, salta l’uomo, segna e sforna assist. Fa tutto, in sostanza. Ma rischia seriamente di diventare come un novello Zlatan Ibrahimovic, un qualcosa che lo distruggerebbe.
Rafael Leao, non fare come Ibrahimovic
Cosa intendo? Facile. Se riguardate la gara di sabato sera contro l’Empoli, potrete notare come Leao abbia sì giocato la sua partita (forse meno bello e appariscente del solito, ma comunque concreto come sempre), ma il problema è che ha mantenuto alcuni atteggiamenti assolutamente deleteri per uno come lui. Guardate le immagini e incavolatevi con me: entra su Zurkowski con una gamba all’altezza del collo dell’avversario, l’arbitro fischia giustamente il fallo. E lui non chiede scusa, anzi: è Giroud ad aiutare il giocatore dell’Empoli ad alzarsi. I compagni sbagliano il passaggio, magari lanciando troppo lungo la linea laterale (è successo almeno due volte a ricordo); Rafa non riesce a controllare e manda la palla fuori, condita da un gesto come a dire ‘Oh, raga, datemela meglio’. In pieno stile Ibrahimovic insomma.
Ibra può (ma mica tanto…) lui no
Piccoli gesti, che all’interno dell’economia di un incontro costano. Non tanto dal punto di vista propriamente tecnico, quanto da quello mentale. E comportamentale: il Milan ha dimostrato finora di essere un grande gruppo. Forse non è la migliore squadra per rosa, tecnica e metteteci voi quello che volete; ma ha dimostrato di essere un’anima compatta, dove tutti aiutano tutti. Dove Giroud difende, Kessie macina chilometri avanti e indietro, Florenzi gioca in cinque posizioni diverse e così via. Una squadra votata al sacrificio, quello che non mette mai in campo Ibrahimovic. Che rimane lì davanti ad aspettare palla (salvo sui calci piazzati), reclama quando qualcuno sbaglia il passaggio o lo ignora. Certo, qualcuno potrebbe dirmi: ma con quello che ha vinto lo svedese, a quasi 42 anni, può farlo. Io non sono d’accordo (e chi mi conosce lo sa, penso che chiunque dovrebbe rispettare i compagni in campo) ma la cosa che mi fa più paura è aver visto farlo a Leao. Uno che a 22 anni non ha vinto ancora nulla e deve ancora dimostrare tutto. Caro Rafa, datti una calmata e porta questo Diavolo sempre più in alto. Per il resto, parliamone.