Sono stati tanti i temi toccati dalla dirigenza in conferenza. Una conferenza organizzata per presentare ed aprire ufficialmente la nuova stagione rossonera e che vedeva al gran completo i piani dirigenziali del Milan con l’ad Ivan Gazidis ed il responsabili dell’area tecnica, Paolo Maldini e Frederic Massara. Tante le domande sul presente ed il prossimo futuro del Milan e tanti i titoli dati dalla triade milanista. Dalle questioni relative al futuro di Ibra, ora ad un passo dal rinnovo, al mercato che sarà in questo mese e mezzo, fino ad arrivare alla questione stadio, tifosi e per concludere con il rinnovo di Gigio Donnarumma. Se volessimo trovare dei titoli che riassumino al meglio la lunga conferenza di oggi, potremmo certamente dire che non c’è spazio per sognare, che c’è voglia di fare, ma poco margine d’azione, che i tempi sono difficili ed il concetto prevalente è il “vorrei, ma non posso”. Ed allora si può solo fare affidamento alle speranze: la speranza di ritrovare il Milan scintillante, disinvolto e travolgente del post lockdown, di ritrovare la condizione vista nell’ultima parte di campionato dei vari Kjaer, Rebic, Kessie e Calhanoglu, ma soprattutto di Zlatan Ibrahimovic, stella polare di questo Milan giovane e senza grossi fuoriclasse e unica vera spalla a cui aggrapparsi per poter raggiungere finalmente il sogno di ritornare in Champions League dopo ben 7 lunghissimi anni.
La dirigenza in conferenza conferma la trattativa per Bakayoko e blinda Calabria. Niente Aurier
Tra le righe di questa prima conferenza della nuova stagione, quindi, si può leggere, nemmeno in maniera così tanto nascosta, che di soldi per il mercato ce ne sono pochi, che le operazioni in entrata saranno limitate allo stretto necessario e che la società intende continuare a crescere, ma sempre seguendo un percorso virtuoso, visto che la mannaia dell’Uefa con il fair play finanziario è sempre dietro l’angolo. Ed ecco quindi che va da sé che le operazioni per rinforzare la squadra dovranno essere mirate, intelligenti, chirurgiche. Maldini lo ha detto in fin dei conti. Ci sono dei ruoli in cui la squadra deve e può essere migliorata. Uno di questi è il centrocampo ed è stato candidamente ammesso che esiste una trattativa per Bakayoko e che il desiderio è quello di farlo tornare, per affiancarlo a Bennacer e Kessie e per far ruotare i tre nelle due caselle da titolare della mediana rossonera. Un altro ruolo dove il tifoso rossonero pensava ci potessero essere dei movimenti è quello relativo al terzino destro. Conti e Calabria hanno dimostrato di non essere all’altezza e quindi fuori uno dei due per arrivare ad un nuovo esterno basso. Da settimane sembrava essere Serge Aurier il prescelto, ma Massara lo ha allontanato, dichiarando impossibile l’operazione per via dei costi. Nello stesso tempo ha tolto Calabria dal mercato e, a meno che non si sia trattato solo di dichiarazioni di facciata o di futuri cambi di programma, ha fatto capire al tifoso rossonero che sarà un altro anno di imprecazioni e rabbia riversate su una corsia di destra che non si avvicina nemmeno lontanamente alla forza e all’efficacia di quella di sinistra in cui spadroneggia Theo Hernandez. Secondo Massara, Calabria ha fatto bene ed è cresciuto negli anni, meritandosi la riconferma e dimostrando di essere da Milan, peccato che nessuno se ne è accorto.
La dirigenza in conferenza conferma le preoccupazioni sul rinnovo di Gigio e crescono i dubbi sul futuro
Com’era normale che fosse sono state tante le domande su Zlatan Ibrahimovic, lo stato attuale della situazione rinnovo e la volontà di farlo tornare a Milanello per guidare la squadra anche nella prossima stagione. Una trattativa che sembrava molto più semplice, ma che fino a poche ore fa si era arenata per via delle cifre relative all’ingaggio. La differenza che c’era tra domanda e offerta e tra parti fisse e bonus, dà ancora l’idea di quanto sia difficile trattare con Mino Raiola e porta con sé tanti interrogativi sul futuro di un’altra pedina fondamentale per il Milan, presente e futuro. Gianluigi Donnarumma e il suo contratto in scadenza a giugno 2021 non possono che destare enormi preoccupazioni a dirigenza, società e tifosi rossoneri. Preoccupazione che ha ammesso esistere anche Paolo Maldini se non altro per i pochi mesi che ci sono per trovare un accordo che vada bene a tutti. Come sappiamo, senza un accordo, Gigio potrebbe cercarsi una squadra a zero già da gennaio prossimo e questo sarebbe un bagno di sangue se consideriamo soprattutto il valore reale e l’età del calciatore. Lo stallo che si era creato sul rinnovo di Ibra ha bloccato anche i discorsi relativi al portiere rossonero, ma bisognerà cominciare a parlarne seriamente e farlo in fretta. Le difficoltà e le incongruenze incontrate su Ibra sono solo un segnale ed un piccolo avvertimento di quello che può succedere per Donnarumma, in una situazione intricata e preoccupante che il Milan non può permettersi di sottovalutare o di farsi scappare dalle mani.
