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Kessie: “Un club come il Milan non può sentirsi a disagio a parlare di scudetto”

Intervistato da Il Giornale, Frank Kessie ha parlato dello scudetto e se sorprende il fatto di essere lì in alto con tanta continuità. Ecco le sue parole:

Sullo scetticismo per la vittoria dello scudetto:

“Più che una spiegazione, abbiamo un ringraziamento da rivolgere. Perché questi ragionamenti e pronostici non fanno altro che motivarci ogni giorno di più. Sono le nostre vitamine. Penso che se avessimo il pubblico con noi, specie a San Siro, sarebbe molto meglio per noi. Perché ci darebbe una carica strepitosa, come è avvenuto in occasione di qualche pre-partita. E magari avremmo avuto qualche risultato migliore”.

Se lo scudetto è considerato un tabù:

E perché mai dovrebbe esserlo? Noi abbiamo un mantra che ci ripete tutti i giorni mister Pioli: pensiamo a una partita alla volta. Adesso c’è il Cagliari, il resto non conta. Poi aggiungo: siamo il Milan, la storia parla per noi. E un club come il Milan non può sentirsi a disagio a parlare di scudetto. Non siamo da soli, naturalmente, a concorrere”.

Sull’aver cambiato marcia:

“Non c’è un segreto vero e proprio da svelare ma un piano di lavoro da raccontare. Pioli ci ha preso da parte e ha cominciato a parlare, a spiegare cosa voleva da noi. Il gruppo si è messo al lavoro con le sue idee e adesso continuiamo a farlo giorno dopo giorno. Da allora abbiamo anche cambiato faccia. La partita della svolta? Quella di Bergamo, dicembre 2019, 5 a 0 per l’Atalanta. Noi siamo il Milan non possiamo fare figure del genere. Da quel giorno in poi è scattata una certa molla“.

Sul soprannome ‘Presidente’:

Per me è un motivo di orgoglio. Perché ho una grande responsabilità che mi spinge a fare bene. Più di tutti”.

Su Meité:

Se dovessi spiegargli il Milan gli direi: vieni a Milanello, guarda come ci alleniamo, guarda e impara in fretta perché abbiamo bisogno di aiuto. Avremo una partita ogni 3 giorni e ci sarà bisogno di tutti per arrivare fino in fondo alla stagione e ai tre impegni che ci aspettano. Meité è uno forte fisicamente e ha già fatto vedere con il Torino di avere la stoffa del centrocampista, capace anche di fare qualche gol. Ci darà una bella mano“.

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