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Keita per Romagnoli? Scambio intrigante, ma il Milan non può rinunciare al suo Capitano

In queste ultime ore si è paventata una clamorosa idea di calciomercato. Una suggestione più che un’idea visto che l’operazione, anche se dovesse diventare una trattativa vera e propria, sarebbe di complicatissima realizzazione sia per l’importanza dei profili in questione, sia per ingaggi fuori dalla portata del progetto Milan e delle idee del Fondo Elliott. L’idea, che partirebbe direttamente dal Liverpool, sarebbe quella di proporre Naby Keita al Milan per poter arrivare ad Alessio Romagnoli, profilo a quanto pare molto gradito dal tecnico dei Reds, Jurgen Klopp. Gli attuali campioni d’Europa e ormai molto vicini dal diventare campioni d’Inghilterra formerebbero in questo modo una coppia di centrali difensivi di assoluto valore, con Alessio che andrebbe ad affiancare Van Dijk, attualmente sicuramente il più forte difensore centrale del panorama mondiale. Naby Keita, dal canto suo, è molto apprezzato dal prossimo tecnico del Milan, Ralf Rangnick, dato che ha giocato nel suo Lipsia dal 2016 al 2018, due anni in cui il tedesco non allenava la squadra della Red Bull, ma aveva comunque l’attuale compito da supervisore.

Naby Keita, perché sarebbe un buon acquisto

Il guineano è passato poi nell’estate del 2018 al Liverpool e, nonostante i successi sul campo con la maglia dei Reds, non ha avuto stagioni facili. Gli infortuni lo hanno limitato parecchio, soprattutto nella sua prima stagione e, in seguito, ha fatto fatica a ritagliarsi uno spazio importante da titolare. Impiegato comunque tanto nelle rotazioni di Klopp, ha saputo anche reinventarsi difensore ed è stato un jolly prezioso per gli equilibri del tecnico tedesco. Al Milan un profilo di quel livello farebbe sicuramente comodo, sia per la possibilità di ricoprire più ruoli all’interno dello scacchiere tattico rossonero, sia per il suo valore tecnico e lo strapotere fisico che in Italia è sempre una dote che fa la differenza. Keita, inoltre, conosce Rangnick ed il suo calcio e non farebbe molta fatica ad adattarsi agli schemi. Nervo e sostanza per il centrocampo, una buona opzione per la difesa: nell’attuale Milan sarebbe sicuramente un profilo che alzerebbe il livello generale sotto tutti i punti di vista. Il suo ingaggio di circa 6 milioni di euro l’anno, tuttavia, sembra non essere compatibile con il nuovo diktat che vorrebbe imporre in materia il Fondo Elliott e la tenuta fisica è tutta da valutare. Se fatto singolarmente sarebbe sicuramente un buon affare, il discorso cambia con Romagnoli all’interno della trattativa.

Romagnoli, perché il Milan non può farne a meno

Dopo aver tessuto le lodi di Keita e aver spiegato perché un suo acquisto sarebbe molto utile al Milan, c’è da fare una considerazione sul perché invece l’affare non sarebbe più così proficuo con all’interno il Capitano rossonero. Detto che Keita è soprattutto un centrocampista e ha fatto il difensore solo adattandosi all’occorrenza, i rossoneri si troverebbero, se dovesse andar in porto questo scambio che al momento sembra più fantamercato che altro, con la casella dei centrali difensivi ancora più vuota e scoperta. Se già con Romagnoli a settembre si dovrà comunque andare alla ricerca di un profilo importante per affiancarlo, con la sua partenza il Milan sarebbe costretto a cercare anche il suo sostituto. Trovare due centrali difensivi di affidabilità e valore, al momento, appare un’impresa ardua o addirittura impossibile. In quel ruolo chi ha giocatori affidabili se li tiene proprio per la difficoltà di reperirli sul mercato. Oltre alla questione tecnica, sarebbe grave perdere il Capitano anche dal punto di vista dell’esperienza, del carisma e dell’immagine. Il nuovo Milan deve ripartire dai suoi pochi giocatori di livello (Bennacer, Romagnoli, Donnarumma, Theo Hernandez, su tutti), ma soprattutto deve ripartire da uno come Alessio che ha sempre dimostrato di tenerci alla maglia rossonera, nonostante i suoi alti e bassi dal punto di vista delle prestazioni.

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