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Kalulu a Sportmediaset: “Ho atteso il rientro per tanto tempo, ora mi sento bene. Quando indossi questa maglia hai fame: vuoi e devi solo vincere”

Pierre Kalulu, finalmente tornato in campo dopo aver superato l’infortunio che l’ha tenuto fuori dal campo per doversi mesi, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sportmediaset:

Il momento del rientro in campo: “L’ho atteso almeno tre mesi. Dopo l’infortunio c’è il momento dove vuoi lasciare tutto senza neanche guardare calcio, per almeno due settimane, e poi c’è solo l’attesa e la volontà di riiniziare a lavorare su tante cose. È come l’avevo immaginato, un San Siro pieno di pomeriggio. Seconda rinascita? Diciamo una nuova sveglia. È stata lunga e difficile da vivere, soprattutto per la prima volta. Però devi prendere i lati positivi da questa esperienza”.

Cosa ti e mancato: “La cosa difficile dal punto di vista umano è che ti abitui a tutto, è la cosa bella ma anche la peggiore, quando ti rendi conto che la ami e hai bisogno di questa cosa per essere te stesso semplicemente. Solo fare riscaldamento, vedere lo stadio che canta, sono queste le cose più belle del nostro lavoro. Quando cresci ti abitui, diventa il tuo pane quotidiano, e quando non c’è più ti rendi conto che è questo che ti carica e ti fa lavorare”.

Gli obiettivi: “Quando rientri hai già fame di vittorie, già dalle partitelle a Milanello. Sembrano frasi fatte ma è vero che quando indossi questa maglia non puoi immaginare di iniziare una partita senza vincere, che sia campionato o Europa League. Poi ci sono gli episodi, ma la cosa normale deve essere vincere. Se credo al secondo posto? Per me domanda stranissima, se siamo secondi devo dire sì (ride, ndr). Sarà un testa a testa, ma c’è lo scontro diretto: se non ci credi adesso non ci credi mai”.

Da Praga a Praga: “Il destino è così, attesa lunghissima. Dovessi giocare sarà un bell’episodio per me. Speriamo possa finire come quattro anni fa, una bella vittoria giocando bene. Prima non aspettavo, ora aspetto”.

Lo stato di forma: “Da zero a cento come mi sento? Cento, cento, incredibile (ride, ndr). Trovare il gol quest’anno? Non è una promessa, è già nel mio piano di fare almeno un gol fino a fine stagione. Ho lavorato tantissimo per recuperare, ora mi sento bene ma come sappiamo tutti la verità di oggi non è la verità di domani, oggi posso dire che mi sento bene e pronto a dare il massimo. Voglio essere al livello delle aspettative”.

Su Theo centrale: “Lui non è un centrale, avete visto voi. Io ho già detto a lui cosa dovevo dire, ma non è il mio voto a cambiare”.

Credere all’Europeo con la Francia: “Ci penso si, ma sono step. Intanto penso a entrare bene e giocare il massimo delle partite possibile. Io mi sento bene, devi riprendere il ritmo. Se poi hai fame non puoi dire no a delle opportunità”.

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