Da mesi si susseguono le ipotesi riguardo a quanto potrebbe accadere alla Juventus in seguito alla cosiddetta manovra stipendi. Il prossimo lunedì , la corte federale d’appello che dovrà riformulare la penalizzazione per il caso plusvalenze, ha messo in programma un altro processo sportivo a carico dei bianconeri.
Difatti, la procura della Federcalcio ha appena deferito il club a causa della manovra stipendi. Nello specifico la Juventus è accusata di aver violato l’articolo 4.1, quello riguardante la lealtà sportiva.
La Juventus ha deciso di non patteggiare prima del deferimento, pertanto, non potrà beneficiare di uno sconto della metà della pena. Tuttavia, se il club bianconero optasse ora per il patteggiamento, la riduzione della sanzione ammonterebbe solo ad un terzo del totale.
Manovra stipendi
A Fabio Paratici e Andrea Agnelli, relativamente all’anno 2019/2020, viene contestata la violazione dell’articolo 4.1., ovvero il deposito presso la Lega Serie A, gli accordi di riduzione di quattro mensilità per 21 giocatori e di Maurizio Sarri. Tuttavia, negli atti sembra essere stato omesso un particolare: manca la consegna degli accordi economici di integrazione, quindi il recupero di tre dei quattro mesi ai quali si era rinunciato. Pavel Nedved risulta indagato per la stessa violazione commessa però durante la stagione 2020/2021.
Il legame con gli agenti
Relativamente al rapporto con gli agenti, gli inquirenti hanno preso in esame il periodo che va dal 2015 al 2022. Da quanto si apprende dagli incartamenti, la Juventus avrebbe pagato i procuratori per operazioni nelle quali non hanno avuto alcun ruolo di mediazione. In alcuni casi si tratta addirittura di mandato fittizio.
Il rapporto con gli altri club
Ad essere sotto la lente d’ingrandimento sono pure le relazioni che la Juventus ha instaurato con alcuni club. In questa circostanza, quindi violazione dell’articolo 4.1, ad essere indagato è anche Cesare Gabasio, in quanto ha svolto attività per conto ed interesse del club bianconero. Ad essere contestata è la dubbia lealtà e correttezza di trattative, o pseudo tali con Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari. Il club avrebbe quindi preso accordi in merito ad operazioni di mercato, senza depositare la corrispondente modulistica presso la Lega Serie A, sfuggendo così alla normativa federale.