L’ex portiere rossonero Enrico Albertosi ha concesso un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Argomento della discussione il futuro di Donnarumma, tra rinnovo e Juventus.
“Sarebbe la scelta giusta e non solo per il futuro prossimo. Io Donnarumma lo vedo rossonero fino a 40 anni. Se lo vorrà, il nuovo Ibra potrà essere lui. Quando arrivai al Milan ero un 35enne che aveva già vinto a Cagliari e in Nazionale, per Gigio è diverso: davanti ha un futuro da scrivere, potrà farlo con un grande club che sta tornando al top“.
Sulla questione rinnovo: “Io penso che il nodo rinnovo andasse affrontato prima. Detto questo, non mi spiego il suo temporeggiare, anche perché gli 8 milioni offerti dal Milan sarebbero un bel salto. Deve decidere di testa sua: è il giocatore che sceglie, sempre, non l’agente che lo assiste. Quel bacio alla maglia, anche se dato qualche anno fa, resta un gesto simbolicamente potentissimo: se Gigio andasse via mi deluderebbe“.
Sulla questione Donnarumma-ultras: “Parliamo di un ragazzo che ha già oltre 200 partite di A sulle spalle. Giocherà e farà una grande partita, non ho dubbi“.
Su un possibile trasferimento di Donnarumma alla Juventus: “Szczesny ha fatto una grande stagione, non penso che la Juventus debba cambiare qualcosa tra i pali“.
Sul possibile arrivo di Maignan: “Lo conosco poco, preferirei un italiano, già pronto per la A: Cragno, Gollini, Consigli…“.
Su quanto sia migliorato Donnarumma in questi anni: “Molto. Caratterialmente, perché ora è sereno e si comporta da leader, e tecnicamente: tra i pali è una certezza e con i piedi è migliorato tantissimo“.
Sul fattore Champions sul rinnovo: “Non dovrebbe esserlo. Se non giocherà con il Milan la prossima Champions, giocherà in rossonero quelle degli anni successivi. Questione di tempo, e Gigio ha solo 22 anni“.
Sul fatto che il mancato 4° posto possa essere un fallimento per il Milan: “È una squadra giovane, cresciuta tantissimo, per punti è seconda dopo aver comandato a lungo. Il vero flop sarebbe la Juve in Europa League: il suo mancato decollo mi ha stupito molto più del calo del Milan, dovuto soprattutto agli infortuni. Ma la sfida di domani non deciderà, ci sono ancora Juve-Inter e Atalanta-Milan…“.