Simone Inzaghi è diventato il modello da seguire. A detta di molti il tecnico dell’Inter sta conducendo la sua squadra verso lo scudetto numero 20 – e questo è vero – ma lo sta facendo con uno stile ed un aplomb impeccabile. Lontano anni luce dall’arroganza del Milan e di Pioli che lamentano dei torti arbitrali alquanto inesistenti o forse troppo esagerati.
Già perché secondo Inzaghi e co. “Gli errori pro e contro si pareggiano” e nessuna squadra è stata sfavorita più di un’altra. Non esiste nessuno Spezia, Udinese, Atletico Madrid o altro, anzi. Addirittura Lotito e Tare si sarebbero lamentati dell’arbitraggio di Guida definito “a senso unico”. Tutta colpa di una “spinta” di Tonali su Acerbi in occasione del gol. Episodio che non ha trovato riscontri da parte di nessuno e che non ha destato la benché minima protesta dei giocatori della Lazio. Sì le stesse proteste fatte da Handanovic sul presunto fuorigioco di Kalulu o quelle di Sanchez e compagni sul fallo di Giroud nel derby di campionato. Giocatori che non lamentano un’irregolarità avvenuta ed evidente. Su quale pianeta?
Suona strano eppure viene fatto sembrare così. Chi non protesta a gran voce per i falli è solo perché ha un’educazione ed uno stile da fare invidia a tutti. Sarà, ma nel calcio non è così. Nessun giocatore si fa problemi ad andare contro l’arbitro – anche un po’ troppo ultimamente – se subisce un torto durante la partita. Almeno a chiedere spiegazioni. Se non succede questo, qualche dubbio sull’episodio clamorosamente irregolare viene. Forse non era del tutto irregolare.
Ma torniamo alla differenza di stile. Tra Pioli e Inzaghi. Tra Milan e Inter. Il chiassoso Milan e la silenziosa Inter. Un mondo forse parallelo che sembra essersi capovolto. Sembra passato tanto tempo da quando i tifosi rossoneri chiedevano alla dirigenza di farsi sentire ed alzare la voce. Una società che cercava sempre di comprendere tutto ma che se, dopo tanto, perde un po’ la pazienza non è da biasimare. E siamo sicuri che l’Inzaghi style sarebbe lo stesso con episodi diversi? Qualche dubbio, anche stavolta, potrebbe esserci.