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Sacchi sul derby: “Differenza enorme tra le due squadre. Partita svoltata con l’ingresso di Diaz…”

Lo storico tecnico Arrigo Sacchi ha commentato ai microfoni della Gazzetta dello Sport il derby tra Inter e Milan, vinto dalla squadra rossonera per 1-2 grazie alle reti di Olivier Giroud. Ecco il suo pensiero.

La differenza tra nerazzurri e rossoneri era enorme, i ragazzi di Inzaghi hanno sbagliato parecchi gol. Il Milan non era coordinato, troppa distanza tra i reparti e poi quel Kessie a marcare Brozovic non mi ha convinto“.

E spiega: “Se giochi a zona, e il Milan gioca a zona, perché bisogna destinare un giocatore a una marcatura fissa? È finita che Kessie non ha mai toccato il pallone e Brozovic ha fatto quello che ha voluto. Il Milan deve essere un collettivo, sennò non va da nessuna parte. Senza tatticismi, senza scorciatoie, con entusiasmo e pressing“.

Sul vantaggio nerazzurro: “Strameritato. L’Inter ha dimostrato di avere più fisicità, più qualità individuali e più esperienzaL’Inter – continua Sacchi – ha fatto come fanno tutte le squadre italiane: una volta in vantaggio, anziché cercare il k.o., si preoccupano di gestire, rallentano il ritmo. Non va bene. Bisogna attaccare e avere coraggio per novanta minuti e più“.

Sulla svolta della partita: “Con Diaz il Milan si è messo a posto e Brozovic è stato costretto a correre dietro a un avversario invece di farsi rincorrere da Kessie. Sistemato in mezzo al campo, sulla trequarti, Diaz ha dato fastidio perché riceveva il pallone in una posizione di pericolo. Non capisco il motivo per cui l’Inter ha abbassato così la pressione. Aveva la possibilità di tenere in mano la partita e invece l’ha consegnata all’avversario. A un certo punto, l’Inter ha cercato di sopravvivere, ma questo nel calcio non funziona“.

Sul Milan: “Dobbiamo essere onesti: prima del gol non aveva quasi mai tirato in porta. Poi le partite cambiano all’improvviso. Giroud è stato bravissimo. Un centravanti come lui soffre se non ha l’appoggio di tutta la squadra e per più di un’ora è rimasto isolato. Ma lui è un generoso, corre tanto, si fa trovare sempre pronto. La giocata sul secondo gol è stata bellissima. Questo successo darà entusiasmo, e l’entusiasmo andrà incanalato nella giusta direzione“.

Sui migliori: “Giroud ha deciso la partita perlomeno tanto quanto Maignan. Per me il portiere è stato il più bravo“.

Sul campionato: “Classifica accorciata, ma l’Inter resta la più forte. Adesso dovrà dimostrare maturità: non è semplice assorbire certi colpi. Però le qualità del gruppo di Inzaghi sono superiori a quelle degli altri“.

Sulla gestione rossonera: “Il Milan deve riprendere tranquillità e deve tornare a essere quello che è stato nella prima parte della stagione, cioè un collettivo. I giocatori di Pioli non hanno la forza fisica, l’esperienza e la tecnica degli avversari: devono sopperire a queste mancanze con il senso del gruppo, con lo spirito di sacrificio“.

Su cosa abbia detto il derby: “Che in Italia ragioniamo spesso da tattici e non da strateghi. Si sono visti pregi e difetti da entrambe le parti. L’Inter aveva il dovere di spingere e non l’ha fatto. Il Milan, nel primo tempo, si è preoccupato solo di contrastare l’avversario e non di creare. Sono errori che a livello internazionale paghi“.

Su Inzaghi e Pioli: “Sono due bravi allenatori, devono credere ancora di più in quello che fanno e nel proprio gioco. Serve maggiore convinzione in modo da dare uno stile alla squadra. Guardino il Liverpool, il City, ma anche il Porto, cioè le squadre che stanno esprimendo il miglior calcio in Europa. In Italia siamo spesso sotto ritmo, e questo è un difetto da cancellare. E poi mi piacerebbe vedere più pressing, squadre più corte e di conseguenza più organizzate. Se si è vicini, ci si aiuta di più. Il Milan, quando è stato una squadra, un gruppo coeso, ha costruito il successo“.

Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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