Insieme al presidente del Milan, Paolo Scaroni, anche l’amministratore delegato dell’Inter, Alessandro Antonello, è intervenuto a Radio 24 per parlare della questione nuovo stadio, e non solo. Di seguito le parole di Antonello: “La posizione è la medesima del Milan, siamo partiti con tanto entusiasmo, poi nel nostro paese il sistema Italia non aiuta. Sulle infrastrutture e sulle grandi infrastrutture sportive, nonostante la legge sugli stadi a cui ci siamo appellati, i tempi si sono allungati oltre il dovuto. La politica di Milano non voglio capirla. Io sono un uomo di azienda e non voglio entrare nei meandri politici. Noi vogliamo seguire le regole, ma vogliamo tempi certi. Per gli investitori la cosa più difficile da accettare è l’incertezza. Dopo 1000 giorni siamo ancora ad attendere l’approvazione di un progetto. Sicuramente il dibattito pubblico è un’occasione di trasparenza, ma i tempi sono troppo lunghi. Probabilmente in 3 anni in altri paesi l’opera sarebbe non solo in fase avanzata, ma quasi conclusa“.
Antonello prosegue: “Le opzioni ci sono, bisogna sempre avere dei piani alternativi. Noi siamo investitori che guardano in maniera concreta. La cosa principale è raggiungere l’obiettivo di avere il nuovo stadio nel più breve tempo possibile. Sesto non è un’opzione a salve, ma che stiamo valutando concretamente. Le opportunità ci sono, vanno valutate tecnicamente. Il progetto della Superlega era un grido di allarme su una situazione che si stava delineando difficile e drammatica. I bilanci che sono stati presentati ne erano lo specchio. Era un modo per dire: ‘signori così non si va avanti, dobbiamo riformare il sistema per sostenere il club, il sistema e ricominciare ad investire’. Nel sistema attuale siamo sempre in difficoltà nella gestione. I club devono fare la loro parte per ottimizzare risorse, costi e gestire il momento. La ricerca di nuove entrate è fondamentale e lo stadio è una specifica richiesta“.
Antonello conclude parlando della lotta scudetto: “Devo dire che è importante rivedere le due squadre di Milano che sono competitive per vincere. Nello sport si scende in campo per vincere e la battaglia si risolverà nelle ultime giornate. Il nostro campionato è bello così, perché ogni anno ci sono 4/5 squadre che possono competere“.