Francesco Acerbi ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere dello Sport dal ritiro nerazzurro di Malta. Il difensore dell’Inter ha parlato di diverse questioni, dalla lotta scudetto al suo arrivo a Milano: ecco le sue dichiarazioni.
“L’Inter può ancora vincere lo scudetto? Certo, se vinciamo contro il Napoli. È una partita da dentro o fuori. Ci giochiamo tutto a gennaio, perché, a differenza della prima parte di campionato, non ci sarà più tempo per recuperare e non potremo più sbagliare. Il Napoli, finora, ha fatto cose impensabili. Dopo la sosta, però, le cose possono cambiare“.
Sul clima al suo arrivo in nerazzurro: “Confesso di aver pensato di non venire più. Lo avevo detto anche ad Inzaghi. Non mi è piaciuto avere il dito puntato, con l’idea che avessi aiutato il Milan a vincere lo scudetto. L’effetto è che ora mi sono creato uno scudo e non provo più interesse per l’opinione della gente. Ho trovato profondamente ingiusto che venissero messe in discussione la mia serietà e la mia professionalità. Non me lo sarei mai aspettato per come ho lavorato negli ultimi 10 anni. Prima della malattia, il calcio per me era soltanto un hobby. Ma dopo sono stato impeccabile. E allora perché dovrei stare male per qualcosa che non ho commesso? Ho un carattere in forte, potrei andare in partita anche da solo. Sono arrivato al punto di non dover più dimostrare nulla. Sarei molto contento se l’Inter mi riscattasse, ma non avrei rimpianti in caso contrario“.
Sugli obiettivi: “Personalmente, mi farebbe piacere sentire chi mi ha puntato il dito contro ammettere di aver sbagliato. Sento ancora fastidio per ciò che è accaduto. Come squadra, invece, vorrei vincere: subito la Supercoppa e poi anche il campionato, riuscendo pure a fare strada in Champions. Sono convinto che da gennaio faremo una grande rincorsa“.