Il procuratore Chinè ha aperto un fascicolo per gli insulti razzisti ricevuti da Maignan e Tomori durante e dopo la partita Cagliari-Milan. Iniziati inoltre i contatti con la DIGOS, con cui si cercherà di individuare i responsabili con le telecamere e verranno sentiti tutti i tesserati coinvolti nel caos finale.
Dopo la fine della partita tra Milan e Cagliari si è creata infatti una rissa che ha coinvolto diversi giocatori e alcuni tesserati. Tutto nasce da dei cori razzisti ricevuti da Maignan e Tomori durante la partita, cori che sono poi continuati nel post, arrivando persino ad un lancio di oggetti verso i due giocatori rossoneri. Il portiere rossonero, al fischio finale dell’arbitro Di Bello, ha portato le mani alle orecchie guardando i tifosi del Cagliari, ed è da lì che i giocatori della squadra di casa sarebbero intervenuti, creando un parapiglia che ha coinvolto quasi tutti. I dissapori però non sarebbero finiti lì: Ibrahimovic e Joao Pedro si sarebbero azzuffati nel tunnel e rischieranno una squalifica.
Il Milan si è già espresso sulla questione ieri sera con un tweet dichiarando che, nonostante la settimana dedicata ad estirpare il razzismo dai campi, c’è ancora molto da fare. Anche Pioli ne ha parlato: “Maignan mi ha detto che ha ricevuto insulti razzisti, non ha mai reagito così. Anche Tomori me l’ha detto; sono cose che non possono succedere.” L’allenatore del Cagliari Mazzarri ha preferito non parlarne, mentre il capitano dei sardi Joao Pedro ha dichiarato: “Non ho sentito nulla. Voglio difendere i nostri tifosi finchè non sento cosa è successo.”