Non è il Milan Juve che ci aspettavamo. Non lo è per la piacevole disabitudine di precedere i bianconeri in classifica, come non accadeva da 9 anni, ma non lo è anche e sopratutto guardando all’attualità, per la sfilza importante di assenze rossonere.
Pioli forse qualcosa aveva immaginato già ieri e durante la conferenza stampa aveva paventato non a caso la possibilità di applicazione di un fantomatico piano B, che ora al netto del giro di tamponi i cui risultati hanno rovinato la mattinata della Befana, pare un’opzione non troppo peregrina.
La sensazione è che sulla lavagna tattica dello staff di Pioli siano stati considerati moduli differenti. Per restare fedeli al 4231 occorrerà adattare Calabria, Calha o al limite anche Kalulu, affiancando uno di questi tre a Kessie, toccando il meno possibile l’undici, mantenendo uno tra Hauge e Diaz come carta da giocare a gara in corso.
Qualora invece si volesse optare per un atteggiamento più prudente, le varianti tutte da scoprire negli interpreti sarebbero legate a schieramenti come il 433 di Gattusiana memoria, con una fase difensiva magari affrontata col 4141 proprio come nelle partite di attesa giocate con Rino allenatore.
Insomma da qualche ora a questa parte, tutti stiamo ipotizzando schieramenti a cui Pioli ha pensato già ieri pomeriggio. È emergenza. È sfortuna. Ma sarà pur sempre un big match da affrontare con coraggio e con in fondo non molto da perdere.