Il Milan è tornato alla normalità, dal discorso legato agli infortuni ai risultati ritrovati che permettono ai rossoneri – quantomeno – di mantenere saldamente il terzo posto della classifica. È senz’altro un’annata particolare, quasi paradossale. La compagine rossonera ha ad oggi gli stessi punti raccolti due anni fa (la stagione dello scudetto), ma la sconfitta nel derby a inizio campionato, i tanti infortuni soprattutto muscolari e il percorso altalenante dal punto di vista dei risultati stanno pesando come un macigno, soprattutto sull’umore dei tifosi.

Ci si aspettava di più? La risposta è sì. Perché oggi la squadra di Pioli, con uno scudetto in saccoccia e una corposa campagna acquisti estiva, vive una situazione differente rispetto 24 mesi fa. Le ambizioni sono diverse e basta mantenere il cammino dell’annata scudetto, anche perché i cugini sull’altra sponda del naviglio volano verso la sempre più probabile conquista della seconda stella.

Infortuni un lontano ricordo

Tra gli argomenti più gettonati sulle difficoltà rossonere nel corso di questa stagione, emerge senz’altro – come detto – l’aspetto legato agli infortuni muscolari, grande responsabilità dei preparatori atletici e dello staff tecnico. Una cosa è certa: dal mese di gennaio qualcosa è verosimilmente cambiato nei carichi di lavoro tra le mura di Milanello, che aiutati dai pochi impegni hanno quasi azzerato gli infortuni di natura muscolare.

Ancorandoci all’analisi di Gazzetta dello Sport, sono stati 16 infortuni muscolari accusati in tre mesi: 7 ad ottobre, 5 a novembre e 4 a dicembre. L’unico problema avuto a gennaio è stato quello di Florenzi, dovuto ad un “sovraccarico in regione adduttoria sinistra“.

Focus sui risultati

Ma in termini di risultati, quanto è cambiato il rendimento della squadra allenata da Pioli da ottobre ad oggi? Considerando tutte le competizioni, a ottobre il Milan ha vinto solo 1 partita, perse 2 e pareggiate 2; a novembre sono arrivate 2 vittorie, 2 sconfitte e 1 pareggio; a dicembre 4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. Analizzando poi il mese di gennaio e la prima gara di febbraio, sconfitta in Coppa Italia a parte, sono arrivate 5 vittorie e 1 solo pareggio. Solo in Serie A, peraltro, i rossoneri hanno vinto cinque delle ultime sei partite disputate.

L’aspetto certamente da migliorare è quello legato ai gol subiti, frutto non soltanto di interpreti (oggi Gabbia e Kjaer), ma di alcune mancanze anche in termini di compattezza tra i reparti per una squadra che subisce troppo – anche psicologicamente – gli attacchi avversari.